I sindacati hanno scelto Genova per dire no alle politiche del lavoro del governo: "Più valore al lavoro. Contrattazioni, occupazione, pensioni" è lo slogan del 1 Maggio di Cgil, Cisl e Uil. Si è scelta una grande città per "sottolineare l'esigenza di una ripresa a partire dai grandi centri industriali che diventi una priorità per il Paese". "Abbiamo perso 1.600.000 posti, la disoccupazione resta una ferita aperta", ricordano Cgil-Cisl-Uil.
Sul lavoro, il governo ha deciso di "continuare a percorrere tutti gli errori del passato", anche se "certo, non siamo più nella situazione degli anni scorsi quando si continuava a precipitare dentro la crisi". Lo dice la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, in un'intervista all'Huffington Post.
"Il governo a parole afferma di non condividere le politiche di austerità europee. Ma neppure quando era alla guida del semestre Ue ha aperto una discussione sui trattati. Chiede margini di flessibilità, ma sempre restando dentro un impianto di tagli e di disinvestimento rispetto al lavoro - spiega Camusso -. L'Europa chiede e il governo obbedisce: penso alla richiesta di superare i contratti nazionali, all'idea di peggiorare sempre la condizione pensionistica".
"Al governo mandiamo un messaggio molto chiaro: si occupi del lavoro", dice Annamaria Furlan, leader della Cisl. "Per gli italiani il vero tema centrale è questo e per questo la mobilitazione di quest’anno sarà all’insegna del lavoro che manca, per chi ha paura di perderlo, e per chi vorrebbe andare in pensione per lasciare posti di lavoro ai giovani".
Stessa linea quella di Carmelo
Barbagallo, segretario generale della Uil: "Noi siamo un sindacato di proposta ma quando non ci sono risposte c’è la protesta. Il Paese è ancora fermo in stazione e c’è il rischio che quando partirà andrà su un binario morto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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