Carcere di Ivrea, lettera al ministro: "Quel carcere è il terzo mondo"

Una lettera al ministro della giustizia Bonafede in cui il sindacato della polizia penitenziaria chiede l'immediata chiusura del carcere di Ivrea per gravissime carenze

Carcere di Ivrea, lettera al ministro: "Quel carcere è il terzo mondo"

La situazione del carcere di Ivrea descritta dall'Osap è tragica, infatti lo stesso sindacato ribadisce nella lettera aperta al ministro della giustizia che la struttura è oramai fatiscente

"Il carcere di Ivrea non è sicuro, chiudetelo“, questa il sunto della lunga lettera che il sindacato della polizia penitenziaria ha fatto giungere sulla scrivania del ministro della giustizia Bonafede. Il carcere è in pessime condizioni, da come si apprende mancherebbero anche le essenziali misure di sicurezza come un impianto antincendio che possa funzionare e soprattutto il sistema di sicurezza che dovrebbe segnalare eventuali scavalcamenti della recinzione non è più attivo da mesi. Per non parlare del bilancio, che secondo il sindacato autonomo è disastroso oppure al personale che si trova a dover gestire un carcere sovraffollato con il rischio che una rivolta possa mettere in gravissimo pericolo le guardie.

Il segretario dell'Osap definisce la situazione "Da terzo mondo", e poi continua:"Osapp:"Il personale di Polizia penitenziaria e persino i detenuti versano in condizioni lavorative, di vivibilità strutturale e gestionale, ai limiti se non, probabilmente, al di fuori della legalità e sicuramente fuori da ogni più elementare forma di organizzazione e gestione prevista per un qualsiasi istituto penitenziario che non sia presumibilmente attribuibile ai paesi, con tutto il dovuto rispetto, del terzo mondo“.

I debiti della struttura sono talmente elevati che il bilancio non consente più neanche di acquistare le lampadine, l'Asl ha certificato che c'è un rischio di diffusione della legionella a causa delle condizioni igieniche sanitarie.

Le lampe durante la notte restano spente, questo per garantire un maggior risparmio energetico ma ciò non permette alla polizia penitenziaria di poter vedere attraverso le telecamere di sicurezza visto che non sono ad infrarossi.

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