Caro bollette, sindaco bresciano spegne i lampioni

Lo ha deciso il sindaco di Berzo Inferiore (Brescia) con un'ordinanza "contingibile e urgente" che prevede "lo spegnimento anticipato alle ore 00.45 degli impianti della pubblica illuminazione dislocati sul territorio comunale, fino al 31 dicembre"

Berzo Inferiore (Brescia) spegne le luci
Berzo Inferiore (Brescia) spegne le luci

Il caro energia pesa troppo sul bilancio e il Comune spegne le luci e i lampioni. Lo ha deciso il sindaco di Berzo Inferiore (Brescia) con un'ordinanza "contingibile e urgente" che prevede "lo spegnimento anticipato alle ore 00.45 degli impianti della pubblica illuminazione dislocati sul territorio comunale, fino al 31 dicembre". Il paese sarà poco illuminato a causa dell'attuale situazione economica internazionale che, secondo quanto si legge nell’ordinanza del sindaco, “sta determinando rincari significativi del costo delle materie prime, con conseguente ricaduta nelle tariffe di energia elettrica“.

Bilancio a rischio

Gli aumenti secondo il primo cittadino bresciano Ruggero Bontempi influenzeranno negativamente l'equilibrio di bilancio, in assenza di idonee contromisure. Da qui la necessità, "per conseguire un risparmio economico rilevante e immediato", di intervenire con "la riduzione delle ore di accensione della pubblica illuminazione, in quanto gli interventi di efficientamento energetico sono in grado di produrre il loro beneficio solo a medio e lungo termine". Si stima che solo nei primi sei mesi dell'anno il costo delle bollette a carico del Comune sia lievitato di 50mila euro, troppo per un paese che ha meno di 2.500 abitanti. La fase sperimentale si concluderà a fine anno.

Buio fino a Natale

"Nei primi sei mesi dell’anno – ha spiegato Ruggero Bontempi – solo per la corrente elettrica abbiamo avuto un extra-costo di 50.000 euro rispetto al 2021, a cui si aggiunge il gas. Entro fine anno abbiamo stimato che saremmo arrivati a 100mila euro di esborso in più". Così la scelta di spegnere i lampioni è stata quasi obbligata.

"La pubblica illuminazione – ha continua Bontempi – è divisa in due parti: un terzo è di proprietà del Comune ed è stata spenta senza problemi. I due terzi sono di Enel Sole e quelli, per una questione tecnica, sono rimasti accesi perchè non sono dotati di contatori che consentono di conteggiare i consumi effettivi".

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