La casa di cura nel parmense è un lager: le telecamere nascoste dei carabinieri hanno ripreso gli infermieri che massacravano di botte i pazienti.
La clinica "Villa Matilde" di Bazzano Neviano degli Arduini (Parma) ha una sezione speciale riservata ai pazienti con problemi psichici o malati di Alzheimer. I carabinieri hanno scoperto che le persone ricoverate in questa parte della struttura, da tempo, subiscono maltrattamenti di ogni genere.
I militari, in passato, avevano ascoltato alcuni testimoni che accusavano la clinica di utilizzare metodi un po' troppo rigidi. Ma a far la differenza e a spingere gli agenti ad intervenire, è stato il racconto di una tirocinante. La donna, soltanto dopo pochi giorni di lavoro, ha denunciato uno degli episodi a cui era stata costretta ad assistere: un anziano obbligato per punizione a mangiare la pasta sul pavimento.
I pazienti venivano presi a calci e a pugni, minacciati con il bastone della scopa e, se durante i pestaggi cadevano a terra, venivano lasciati lì per ore fino a quando altre vittime non riuscivano ad aiutarli. I medici, per rivolgersi agli ospiti della struttura, usavano solo parole violente e maleducate: "Ti prendo e ti butto giù dalla finestra", "ti do un calcio nelle palle", "vattene", "scimmia, sgorbio, mammut, mostro schifoso". (Guarda il video)
Durante il giorno, i pazienti non erano minimamente seguiti e venivano lasciati a loro stessi. Non avevano cibo, acqua e nessun altro bene di prima necessità. Dovevano sopportare offese continue: "I medici imitavano le malattie dei pazienti e li deridevano" - ha dichiarato il comandante dei carabinieri. "Abbiamo proceduto molto rapidamente perché gli operatori non si facevano scrupoli verso le vittime. Avevamo paura per l'incolumità delle persone ricoverate in clinica" - ha spiegato il comandante.
La direzione sanitaria di Villa Matilda ha dichiarato di non sapere cosa stesse succedendo in quella parte di struttura e una
volta scoperti i fatti ha sostituito gli operatori coinvolti nello scandalo. Ora, sette infermieri sono agli arresti domiciliari e altri cinque sono indagati a piede libero. (Guarda il video)
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