Dopo il gesto di disobbedienza di Leoluca Orlando, che ha iscritto all’anagrafe 4 stranieri in barba al Decreto sicurezza, CasaPound ha deciso di inscenare una protesta nel centro della città di Siracusa.
Nella serata di ieri, infatti, i militanti hanno sfilato indossando le maschere di Orlando e quelle dei sindaci di Siracusa (Francesco Italia), di Trapani (Giacomo Tranchida) e di Noto (Corrado Bonfanti). Durante la manifestazione sono stati inoltre consegnati ai cittadini dei volantini dal tono ironico, in cui si invitava tutta la popolazione ad aprire le porte delle proprie abitazioni per accogliere gli immigrati. Proprio come “indubbiamente faranno i sindaci di Palermo, Siracusa, Trapani e Noto, che hanno lanciato lo slogan «aprite i porti»”.
È lo stesso movimento a spiegare il perché di quel gesto, così semplice ma anche così chiaro e diretto. “Abbiamo pensato di dare una mano ai sindaci più 'accoglienti' d'Italia, che finora sono apparsi come paladini di umanità e misericordia sulla carta, senza ospitare allo stato attuale alcun 'migrante' in casa propria”.
“Anche se fanno di tutto per nasconderlo, sappiamo bene che l'attenzione ai bilanci comunali e la cura dei cittadini siciliani in difficoltà economica sono tra le priorità di questi sindaci e che quindi non vorrebbero mai sottrarre a questi le già scarse risorse di cui dispongono.”, prosegue il comunicato di CasaPound con tono sarcastico. “È per questo motivo che li aiutiamo a rendere concreto lo spirito d'altruismo così elevato che li ha fatti balzare alle cronache nazionali non certo per brama di passerelle politiche”.
“Abbiamo dunque distribuito centinaia di inviti ad accogliere a
proprie spese e nelle proprie abitazioni tutti gli immigrati che le Ong trasportano a proprio piacimento dalle coste libiche a quelle italiane, così come faranno loro per dare il buon esempio”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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