In controtendenza rispetto a tanti altri altri sindaci della Campania, il primo cittadino di Aversa, la seconda città più grande della provincia di Caserta, ha deciso di tenere le scuole regolarmente aperte, nonostante l’allerta meteo diramata dalla protezione civile regionale. Una scelta analizzata in maniera approfondita da Alfonso Golia, con un’assunzione di responsabilità molto forte. Gli istituti scolastici di altri Comuni, invece, sono stati chiusi. A Napoli il sindaco Luigi De Magistris ha firmato l’ordinanza, così come il collega di Benevento, Clemente Mastella. Nessun rischio andava corso per i cittadini dei grandi centri.
La coraggiosa decisione del primo cittadino Golia, però, non ha incontrato il favore degli studenti, che, appena è giunta la comunicazione sui social network, hanno cominciato a pubblicare commenti al vetriolo nei confronti del sindaco. Non solo volgarità gratuite, ma addirittura minacce di morte. È stato lo stesso Golia ad evidenziare sul suo profilo Facebook alcuni dei messaggi che gli sono stati inviati dai ragazzi delle scuole cittadine, la maggior parte minorenni. In quei commenti c’è scritto di tutto: da “Non farmi bestemmiare, chiudi le scuole” a “Sto sindaco del c…, fate esplodere questa città di m…”. Ci è scappata anche la minaccia di un giovane alunno: “Se non chiudi t’accoltello”.
I messaggi non sono stati solo pubblicati sui social network, ma sono arrivati anche in privato, conditi da offese e turpiloqui, in un dialetto sgrammaticato. “A questi ragazzi vorrei dire, con estrema serenità – ha scritto sui social Alfonso Golia – se domani non volete andare a scuola, non ci andate. Non c’è bisogno di trovare un pretesto o una scusa. Non c’è bisogno di insultare e minacciare. La mia generazione non è lontana dalla vostra e posso dirvi che non c’erano allerte meteo e andavamo a scuola anche sotto il diluvio. Fatevelo raccontare. Il bollettino della regione parla di allerta meteo dalle ore 12. Pertanto scuole aperte e naturalmente seguiremo l’andamento della situazione e le comunicazioni ufficiali”.
Il sindaco non ha nascosto il suo rammarico e la sua angoscia per le offese ricevute. Ci ha pensato molto se denunciare o meno e alla fine ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine. “Anche se non posso dirmi preoccupato – ha sottolineato – per questi toni durissimi volgari, privi di ogni forma di rispetto verso la persona e soprattutto verso l’istituzione, la questione non può essere presa sottogamba. Il mio non è un atto punitivo, ma educativo. I ragazzi devono capire che non è un gioco, ma un fatto grave su cui va avviato un dibattito. Se ci si rivolge così a un sindaco, mi chiedo, come ci si rivolgerà a un docente, a un coetaneo, a un adulto, al prossimo? Spero che questo post sia di stimolo a riflettere tutti, ragazzi e soprattutto genitori. Perché l’esempio parte da noi adulti ed è nella famiglia che si impara l’educazione, il rispetto, il senso civico”.
In città, intanto, numerosi sono stati gli attestati di stima e di solidarietà nei confronti di Golia, in particolare da parte del gruppo politico dell'ex senatore Lucio Romano, "Comunità solidale". Anche l’opposizione politica ha stigmatizzato il comportamento degli studenti.
Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.