Si fingeva poliziotto e costringeva le prostitute, sotto minaccia, ad avere rapporti sessuali con lui. È stato arrestato dai veri agenti di polizia un 43enne di Caserta, dopo un’indagine durata alcuni mesi. Alle forze dell’ordine era giunta la segnalazione che un uomo, qualificandosi come appartenente alle forze dell'ordine e mediante la minaccia di una pistola, aveva commesso violenze fisiche e sessuali ai danni di alcune donne dell'est europeo, che si prostituivano abitualmente lungo le strade provinciali nei territori compresi tra i Comuni di Pignataro Maggiore e Castel Morrone, in provincia di Caserta.
Il 43enne dopo aver avvicinato le prostitute per pattuire le prestazioni sessuali, si appartava in luoghi isolati a bordo della propria auto per poi colpirle con calci e pugni, in alcuni casi minacciandole anche con una pistola, in tal modo obbligando le donne a consumare rapporti sessuali non protetti. Prima di allontanarsi, l'aggressore continuava a percuotere le vittime, minacciandole inoltre di morte nel caso in cui avessero riferito a qualcuno l'accaduto.
In un’occasione, dopo aver violentato una giovane donna, l'uomo ha cercato di spingerla verso un burrone dell'argine del Volturno, con l'intento
di farla cadere nelle acque del fiume. La donna riuscita a scappare, si è salvata grazie all'intervento di un passante in transito sulla vicina strada provinciale. Qualche mese fa, a Brescia, un senegalese ha pestato e rapinato una prostituta minorenne dopo aver consumato un rapporto sessuale con lei.
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