Caso Resinovich: l'8-idrossi-chinolina e la foglia sul corpo. "Spero di morire soddisfatto

Il caso di Liliana Resinovich non vede ancora una soluzione: è stata trovata una sostanza nel sangue e c'è il giallo della foglia nei sacchetti

Caso Resinovich: l'8-idrossi-chinolina e la foglia sul corpo. "Spero di morire soddisfatto

Emergono nuovi dettagli sull’autopsia e nuovi interrogativi su ciò che possa essere accaduto a Liliana Resinovich. La donna scomparve il 14 dicembre 2021 da Trieste, durante una mattinata in cui, è stato detto, avrebbe dovuto recarsi in un negozio di telefonia: ma lì non è mai arrivata. È stata ritrovata cadavere 3 settimane dopo vicino all’ex ospedale psichiatrico cittadino.

Il corpo di Liliana, detta Lilly, era avvolto da sacchi della spazzatura. Sulla testa due sacchi della spesa tenuti da un lento cordino. Di recente è emerso come il volto della donna fosse tumefatto e presentasse tracce di sangue: il marito dice di aver chiesto lumi, ma di aver ricevuto come risposta che si trattasse di “un rigurgito”. Sotto le suole delle scarpe sono stati trovati resti botanici compatibili con il luogo del ritrovamento.

Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per suicidio, ma anche un altro per sequestro di persona, nella probabile ipotesi di tenere diverse strade aperte. Tuttavia al momento non ci sono indagati, né ce ne sono stati in questi mesi.

Un’insolita sostanza nel sangue

Tra le novità del caso c’è qualcosa di molto interessante. L’esame tossicologico sul corpo di Liliana ha individuato una sostanza nel sangue, la 8-idrossi-chinolina. Si tratta di una sostanza molto comune, che solitamente viene assorbita dalla pelle e scompare dall’organismo entro 36 ore. La sostanza è contenuta nei comuni detergenti, in alcune pomate anti-ustione e in alcuni antimicotici che si usano in botanica, ma anche nell’acqua ossigenata e nelle creme depilatorie.

Quarto Grado ha appurato che Lilly non possedeva questo tipo di pomate, però curava diverse piante attualmente affidate dal marito a un’amica della donna. Ascoltata la parrucchiera di Liliana, si può stabilire che l’ultima volta in cui è venuta a contatto con l’acqua ossigenata è stato il 4 dicembre. Il marito ha affermato di non conoscere i prodotti di bellezza della moglie e quindi di non sapere se usava creme depilatorie. Certo è che la mattina della scomparsa Lilly abbia fatto il bucato.

Quindi la domanda fondamentale è: ipotizzando che la donna abbia assunto la sostanza durante il bucato, come mai la sostanza era ancora nel suo organismo a 3 settimane dalla scomparsa? Hanno ragione gli inquirenti a pensare che Liliana sia stata nascosta e sia morta solo qualche giorno prima del ritrovamento, oppure ha ragione chi crede che sia morta lo stesso giorno della scomparsa e il suo corpo sia stato “conservato" a basse temperature in qualche modo?

Da dove viene la foglia sul corpo

C’è poi un altro giallo. Nel sacchetto che avvolgeva la parte superiore del corpo della donna è stata trovata una foglia d’edera secca: era vicino all’orecchio sinistro, dove il corpo era appoggiato al terreno.

L’edera è molto presente nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico, ma lo è in tutta Trieste. Così come lo sono il bagolaro, il tiglio e l’acero: sono le piante i cui resti sono stati rintracciati sotto le suole di Lilly. Solo il Dna vegetale potrebbe consentire di risalire alla pianta specifica da cui provengono quei resti. “È stato confezionato un suicidio”, ha commentato a Quarto Grado Claudio Sterpin, presunto amante della donna.

Claudio e Sebastiano, l’affetto “conteso”

Quando si parla del caso Resinovich, Claudio è spesso un fiume in piena. Non si rassegna alla morte dell’amata e continua a sostenere che si tratti di un omicidio. “Siamo determinati - ha dichiarato a Quarto Grado - non parlo solo per me, io parlo a nome dei famigliari, parenti e amici stretti. Io non sono nessuno purtroppo, perché legalmente non sono nessuno. Io sono un congiunto, chiamiamolo così, che può essere aggiunto o levato da un gruppo, come tutti gli altri. Sono convinto che Liliana mi darebbe ragione perché due persone che si amano, si vogliono bene, si incrociano, si incontrano, per mesi ogni giorno o quasi, non occorre essere dei geni per pensare che questi si amano nell’intimità. […] Spero di morire soddisfatto, il giorno dopo che la verità è uscita”.

Il marito di Liliana Sebastiano Visintin l’ha diffidato a diffondere dettagli sul loro

presunto menage “Le diffide sono state fatte perché certe situazioni, certi discorsi che lui fa… sta infangando Liliana. Sta dicendo come se fosse una poco di buono”, ha chiarito il coniuge a Quarto Grado.

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