Arriva da Catania la notizia dell’ennesimo caso di violenza avvenuto fra le mura domestiche.
La vittima è una donna, madre di tre figli, che per anni ha dovuto sopportare in silenzio le angherie di quel marito-padrone pronto a tutto pur di sottometterla.
Per tutta la lunga durata del loro matrimonio, l’uomo non le ha mai risparmiato nulla, coprendola di insulti e di brutali percosse. La poverina non ha mai voluto denunciare quanto era costretta a subìre, neppure dopo che i figli avevano raggiunto la maggiore età ed una certa indipendenza. La ragione è da ricercare nel suo amore materno, che l’ha spinta a non lasciare la casa di famiglia per continuare a prendersi cura di una dei suoi ragazzi, affetta da disabilità.
Con la violenta aggressione avvenuta lo scorso mese di novembre, tuttavia, è stato superato il limite. La donna si trovava in garage insieme al marito, quando la situazione è improvvisamente degenerata e l’uomo ha presto abbandonato i soliti insulti per ricorrere alla violenza. Dopo aver afferrato una spranga di ferro, ha colpito la consorte alla testa, mandandola a terra. In quei momenti concitati, ormai in preda alla furia, l’aguzzino è addirittura arrivato a mordere la sua vittima, ferendola ad una mano.
Terminato lo strazio, la donna è riuscita a rimettersi in piedi ed a raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale di Acireale (Catania). I medici le hanno assegnato 21 giorni di prognosi per la lesione riportata al terzo dito della mano sinistra ed il serio trauma cranico, conseguenze dalla tremenda aggressione.
Per lei si sono attivati gli assistenti sociali presenti all’interno della struttura ospedaliera, che hanno allertato le forze dell’ordine. Nonostante la reticenza a collaborare della donna, i carabinieri incaricati del caso hanno comunque svolto alcune indagini nei confronti del violento coniuge, un uomo di 64 anni.
Pochi controlli sono stati sufficienti per mettere in evidenza la crudele personalità del soggetto, e le atrocità commesse dallo stesso nei confronti della moglie.L’uomo è stato dunque accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Si trova ora agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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