Da molti mesi ormai Alberto Zangrillo e Massimo Galli si punzecchiano a distanza. Sono due tra i professori che hanno maggiormente dato il loro contributo nel corso dell'epidemia di coronavirus. Entrambi lavorano a Milano, uno al San Raffaele e l'altro al Sacco. La loro visione quasi diametralmente opposta ha spesso innescato scontri verbali, spesso di forte intensità, che continuano anche ora che, come ha spiegato in un'intervista a Un giorno da pecora Alberto Zangrillo, "il virus è in letargo". In quella stessa intervista, il direttore dell'Unita di rianimazione del San Raffaele ha affermato che non andrebbe a cena con Massimo Galli, ma nemmeno con Andrea Crisanti. "Queste cose le riservo agli amici, quindi con gli amici che non ho potuto frequentare e sicuramente non con persone che mi è capitato di incrociare ma che non avrei mai frequentato nella mia vita per altri motivi", ha spiegato Zangrillo.
Anche in questo caso, la risposta di Massimo Galli non si è fatta attendere. E l'occasione è stata un'intervista rilasciata nello stesso programma in cui era ospite pochi minuti prima il suo collega. "È un'affermazione che si commenta da sola. Non ho tempo per occuparmi di queste cose. E nemmeno di risentirmene, francamente", ha risposto il direttore del dipartimento di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano.
La domanda fatta ad Alberto Zangrillo sulla cena con i suoi due colleghi non era certamente casuale. Infatti, oltre a lui e a Galli, nella stessa puntata è intervenuto anche Andrea Crisanti. Il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova ha dato una risposta molto più diplomatica rispetto a quella del primario dell'ospedale Sacco. "Nessun problema ad andare a cena con Alberto Zangrillo. Sono dell'idea di ascoltare gli altri, non ho mai attaccato nessuno e non inizio certo ora", ha affermato Andrea Crisanti che, quindi, sarebbe disposto a ritrovarsi attorno a un tavolo con il direttore dell'Unita di rianimazione del San Raffaele.
I tre medici, dalle loro posizioni così distanti in tema di
coronavirus, continuano a fare il loro lavoro, divulgando le informazioni e prendendosi cura dei pazienti dei loro reparti e, davanti alle telecamere, se stuzzicati non si tirano certo indietro per qualche stoccata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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