"Cerco il cuore di mio figlio": mamma vuole conoscere chi ha ricevuto gli organi

Il ragazzo, 18 anni, era morto in seguito a un incidente in moto, nel 2008

"Cerco il cuore di mio figlio": mamma vuole conoscere chi ha ricevuto gli organi

Aveva 18 anni Davide, Dodo per amici e familiari, quando un incidente in moto l'ha portato via. Era"un ragazzo unico, che si faceva in quattro per tutti". E infatti, fino all'ultimo è stato generoso, donando i suoi organi.

Erano le 18.10 del 18 aprile del 2008, quando la mamma del ragazzo, Doria, ha ricevuto la telefonata che ha cambiato per sempre la sua vita: un amico del figlio la informava che Davide aveva avuto in incidente in moto. Corsa immediatamente sul posto, la donna ha trovato il ragazzo "disteso a terra, con il viso tutto insanguinato, la moto distrutta ed anche il furgone distrutto. In quel momento mi sembrava tutto un sogno poi ho cominciato ad urlare". In ospedale, i medici hanno detto a lei e al marito che loro figlio era in prognosi riservata, che avrebbero dovuto operarlo al femore e al braccio e che rischiava l'amputazione del piede. Poi, il 21 aprile, la situazione è precipitata e il ragazzo ha perso la vita. A raccontare tutta la vicenda è stata la madre di Davide che, su Facebook, ha scritto un lungo post.

La famiglia ha deciso di donare tutti gli organi, perché "sia noi che Davide abbiamo sempre creduto nel valore della donazione, perché si possono salvare tante vite ed in qualche modo la morte viene sconfitta". Il cuore venne trapiantato a un 55enne emiliano, rene e pancreas a un signore della provincia di Milano, l'altro rene e il fegato a un residente in provincia di Teramo, mentre le cornee a un uomo e una donna. Altri 12 pazienti hanno beneficiato delle ossa di Davide.

Ora Doria chiede solo di "sapere se anche coloro che hanno ricevuto gli organi hanno il mio stesso desiderio di conoscermi o anche solo di sentire la mia voce". La donna però non può ricevere informazioni circa l'identità dei beneficiari, ma solamente chi riceve gli organi può chiedere informazioni su chi li ha donati.

Non è per sentirsi dire grazie

che la madre vorrebbe incontrare le persone che hanno ricevuto gli organi del figlio. Vorrebbe solamente sapere stanno bene, ma "non pensate che stia cercando Davide in loro. È impossibile. Davide era unico".

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