Cgia, in 4 anni all'erario 4 miliardi dai carburanti

La Cgia di Mestre chiede che l'erario restituisca agli automobilisti l'estragettito legato all'aumento dei costi su benzina e gasolio

Cgia, in 4 anni all'erario 4 miliardi dai carburanti

Il costo dei carburanti continua a salire, avvicinandosi pericolosamente ai due euro per un litro di verde, che ora non sembra più un traguardo irraggiungibile.

L'aumento del costo alla pomba, rileva uno studio della Cgia di Mestre, ha portato nelle case dello Stato un extragettito di quattro miliardi. 2,33 miliardi di euro dall'Iva e 1.7 dalle accise in quattro anni, da gennaio 2008. Per il segretario dell'associazione artigiani, Giuseppe Bortolussi, il governo dovrebbe ora restituire questo "tesoretto" agli automobilisti.

"Abbiamo preso come riferimento i prezzi medi applicati alla pompa nel triennio 2005-2007 - spiega Bortolussi - dopodichè abbiamo aggiunto gli aumenti di prezzo registrati in questi ultimi 4 anni sui consumi effettivamente rilevati in questo periodo, dimensionando, così, anche il peso delle maggiori entrate registrate dall’Iva e dalle accise". 

Nella nota della Cgia gli aumenti sull'Iva. Passata, per il gasolio, da poco più di 1,145 /litro (media nel triennio 2005-2007) agli attuali 1,723 /litro. Salita quindi del 50,5%. Simile la situazione per la benzina.

In questo caso l'Iva ha registrato un aumento del 42,4%.

Aumenti sensibili anche sulle accise. Quella sul gasolio è passata da 0,415 /litro agli attuali 0,593 /litro, mentre quella sulla benzina è salita da 0,564 /litro agli odierni 0,704 /litro.

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