Chi è Guido Montanari, "il signor no" di Torino

Ambientalista convinto e No Tav, il 61enne vicesindaco è docente di Storia dell'architettura. Le sue parole sul Salone dell'auto hanno fatto infuriare la Appendino

Chi è Guido Montanari, "il signor no" di Torino

Dopo 5 anni il Salone dell'Auto lascia Torino. E la decisione degli organizzatori ha fatto infuriare il sindaco del capoluogo piemontese Chiara Appendino. A mettere in fuga la manifestazione dalla città sono state le dichiarazioni del vicesindaco, Guido Montanari, che insieme ad altri M5S aveva messo in discussione l'evento.

"Fosse stato per me, il Salone dell'Auto al parco Valentino non ci sarebbe mai stato. Anzi, nell'ultima edizione ho sperato che arrivasse la grandine e se lo portasse via. Sono stato io a mandare i vigili per multare gli organizzatori", aveva affermato Montanari, vicesindaco con delega all'Urbanistica nelle giunta M5S. Parole che hanno innescato l'ira del primo cittadino che ora sta valutando le dimissioni.

Come spiega il Corriere, Guido Montanari era stato definito da Piero Fassino in campagna elettorale come "il signor no a tutto". Ambientalista convinto e No Tav, il 61enne è docente di Storia dell'architettura al Politecnico di Torino.

Dopo l'ufficializzazione dell'addio a Torino da parte del Salone dell'Auto, Montanari ha cercato di rimediare: "Ho sempre ritenuto che il Salone sia una ricchezza della città e che si possa fare al Parco del Valentino con una mediazione tra esigenze degli organizzatori e fruizione del parco. Questa mia posizione è stata travisata per giustificare evidentemente scelte già assunte".

"Capisco lo sconcerto e il disappunto della Sindaca

e mi scuso per aver dato pretesto a polemiche strumentali", ha concluso. Peccato però che la Appendino ha dichiarato di essere "furiosa" e la Giunta è ormai spaccata.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica