Chi rimpiange la Rupe Tarpea

Più provano a buttarli giù e più li tirano su

Chi rimpiange la Rupe Tarpea
00:00 00:00

Più provano a buttarli giù e più li tirano su. La mossa delle opposizioni di votare in aula la doppia sfiducia per i ministri Salvini e Santanchè otterrà l'effetto opposto di rafforzare entrambi perché, ovviamente, le due mozioni saranno respinte e la fiducia confermata. E allora vien da chiedersi: per quale motivo costringere la Camera a una sostanziale perdita di tempo?

I due casi sono molto diversi tra loro: a Salvini viene contestato un fatto politico (il suo vecchio legame con il partito di Putin), Daniela Santanchè è invece chiamata a rispondere dei suoi affari privati di imprenditrice antecedenti la nomina a ministra. Il merito, come al solito, è irrilevante: sulla collocazione internazionale di un partito gli unici arbitri dovrebbero essere gli elettori, non parlamentari rivali (se così non fosse la Dc avrebbe dovuto sfiduciare l'intero Pci per alto tradimento), mentre su questioni dai risvolti giudiziari è bene che prima dei politici parlino i giudici (nel caso della ministra non è ancora accaduto), ammesso che di loro ci si possa fidare.

Certo, resta la famigerata «questione morale», altrimenti detta di «opportunità politica». Sull'opportunità che un ministro resti al suo posto la decisione dovrebbe essere in capo a chi l'ha indicato e a chi l'ha insediato (Presidente del Consiglio e Capo dello Stato), in quanto alla morale è materia molto delicata da maneggiare, concetto ben riassunto in una delle frasi celebri di Giulio Andreotti: «Io distinguerei le persone morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discuterne non hanno poi il tempo di praticarla».

E allora torniamo alla domanda: perché? Probabilmente la risposta è che la frustrazione di chi sta all'opposizione si sfoga in una auto investitura a «tribuno del popolo», i difensori della plebe romana con potere di irrogare la pena capitale ai patrizi, solitamente eseguita con il lancio dalla Rupe Tarpea. Chi mastica un po' di storia sa bene che però tale potere fu spesso usato per compiere violenze e soprusi al punto da cadere in disuso.

Il nostro ordinamento ha fin troppe

regole e contrappesi per emettere sentenze e provvedimenti non di parte su politici e ministri. Tra questi non è previsto il linciaggio, né in piazza né in Parlamento. Scavalliamo 'sta sceneggiata e affidiamoci ai fatti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica