La chiesa ha bisogno di soldi, c'è un asilo da portare avanti e un tetto da sistemare. Con le umili offerte dei fedeli non si riesce a terminare questi lavori, così al parroco viene un'idea potenzialmente "vincente", ma che sta facendo discutere.
Succede a Cigole, piccolo comune in provincia di Brescia di neanche duemila abitanti.
Don Abramo Camisani, in barba ad ogni lotta alla ludopatia e all'eventualità di indurre i fedeli al gioco d'azzardo, ha chiesto ai propri parrocchiani di cambiare tipologia di offerta durante le funzioni: meglio un gratta e vinci di monete e banconote.
A riportare la notizia è la versione bresciana del Corriere della Sera, in cui si riporta anche un virgolettato del sacerdote, che non ha gradito come la sua idea si sia rapidamente diffusa oltre i confini del comune lombardo: "Potrei denunciare chi riporta la notizia, non cerchiamo pubblicità perchè vogliamo che l’iniziativa resti in ambito locale".
Insomma, oltre a rivolgersi a Dio, ci si rivolge anche alla dea
bendata, sperando che biglietto dopo biglietto, tra un "Miliardario" e un "Turista per sempre", ci sia anche il tagliando fortunato che potrebbe cambiare la vità della parrocchia e, magari, dell'intera comunità.
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