Milano, nuovo blitz anti-Foibe

Nuovo sfregio alla memoria della popolazione italiana d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia: nell’hinterland milanese viene sfregiata la targa del “Giardino dedicato alle Vittime delle Foibe”

Milano, nuovo blitz anti-Foibe

Nuovo sfregio al ricordo dei tragici fatti del confine orientale dove, durante la Seconda Guerra Mondiale, la popolazione italiana d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia venne massacrata dalle milizie jugoslave del maresciallo Tito. La denuncia arriva dall’hinterland milanese, per la precisione da Cinisello Balsamo, dove è stata vandalizzato il cartello in memoria delle vittime delle Foibe, recante la scritta “Giardino dedicato alle Vittime delle Foibe”, che si trova in piazza Italia. Al posto della scritta “Foibe”, cancellata con la vernice spray rossa, è comparso il simbolo della falce e martello.

A render ancora più cupa la vicenda è la storia di questa insegna, figlia di richieste, interrogazioni comunali e ordini del giorno che fanno breccia solo nel febbraio di quest’anno. La targa ha pochi mesi di vita ed è già stata deturpata. Tra i primi commenti quello del consigliere comunale Giuseppe Berlino, della lista civica “La Tua Città”. “Falce e martello, quanto poco cervello. Sono bastati pochi mesi e alcune menti eccelse dei compagni cittadini hanno pensato bene di rovinare e imbrattare con vernice rossa quella targa, firmandosi con tanto di falce e martello”, ha dichiarato Berlino.

Dura anche l’accusa del “Comitato 10 Febbraio”, realtà nata sull’onda della legge del 30 marzo 2004 n. 92 che istituisce “Il Giorno del Ricordo”. “La stupidità di questi fatti e delle posizioni giustificazioniste o negazioniste che ispirano i gesti vili di ignoranti e vigliacchi sono qualcosa a cui non dobbiamo abituarci”, spiega il vice presidente nazionale Emanuele Marlino a Il Giornale. “Quello che chiediamo – prosegue Merlino - è che le amministrazioni, le scuole e gli organi d’informazione lancino una campagna d’informazione rivolta alle generazioni più giovani in tutta Italia. Conferenze, mostre, spettacoli. Non solo nel periodo del 10 febbraio ma durante tutto l’anno”.

Purtroppo, quello di Cinisello, non è un gesto isolato. In tutta la Penisola, nel corso degli anni, si sono verificati analoghi episodi di intolleranza politica. Tra i precedenti più oltraggiosi, nel 2014, c’è quello di Tor Marancia, a Roma. Sul muro della Capitale appare, a caratteri cubitali, la scritta “Sesso, Foibe e rock‘n’roll” firmata – anche in quel caso – con la falce e martello.

In quell’occasione, l’amministrazione capitolina, guidata dall’ex sindaco Ignazio Marino, predispose l’intervento immediato degli agenti della Pics di Roma Capitale incaricati di rimuovere lo slogan. Tuttavia, proprio negli stessi giorni, sempre all’amministrazione romana è da ascrivere il tentativo di eliminare i finanziamenti per il “Viaggio della Memoria” in Istria e Dalmazia.

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