"Cibo e medici carenti": per protesta i profughi occupano la strada

In Veneto rivolta degli immigrati: "I pasti sono scarsi, manca il sapone e anche l'assistenza sanitaria è inadeguata"

"Cibo e medici carenti": per protesta i profughi occupano la strada

Non è la prima volta che succede e con ogni probabilità non sarà l'ultima.

Ad Eraclea, in provincia di Venezia, i profughi alloggiati nel residence Magnolia, hanno bloccato il traffico occupando una strada per protestare contro una situazione igienico-sanitaria molto precaria e il cibo insufficiente, oltre a cure mediche giudicate inadeguate.

"La situazione a Eraclea Mare è insostenibile - dice al Gazzettino Mohamed, 26 anni, della Costa d'Avorio, che parla un francese fluente -: l'assistenza sanitaria non è certo delle migliori. Non ci sono malattie gravi ma molta gente tra noi ha la febbre e soffre di mal di testa. Abbiamo fatto intervenire l'ambulanza del primo soccorso che ha cercato di risolvere il problema con delle semplici somministrazioni di paracetamolo. Il mangiare poi non sempre è suffciente e inoltre è carente la fornitura di sapone. Anche per noi africani il non poterci lavare regolarmente costituisce un vero problema. C'è poi la questione del sovraffollamento, siamo arrivati a essere in 400, e nei singoli appartamenti sono alloggiate sei persone, a volte senza brande, oltre a non avere acqua ed energia elettrica."

In effetti, il sindaco Giorgio Talon conferma che anche i residenti della via in cui sorge la struttura che ospita gli immigrati avrebbero

segnalato l'inadeguatezza della situazione igenico-sanitaria, promettendo vericihe tempestive. Al tempo stesso, però, il primo cittadino tiene a sottolineare anche che dell'ospitalità dovrebbe occuparsi una locale cooperativa.

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