È stato il video girato da un donna tunisina ad aiutare gli inquirenti a identificare cinque scafisti tunisini responsabili per avere portato 121 connazionali in Italia, facendoli approdare sulle coste di Agrigento, prima di essere fermati e portati a Porto Empedocle.
Sono stati gli inquirenti di Ragusa a individuare l'intero equipaggio, dopo che i migranti erano stati spostati all'hotspot di Pozzallo via terra. Il video che ha permesso di fermare i trafficanti è ora stato acquisito come elemento di prova.
Circa duemila euro la cifra versata da ogni migrante tunisino all'organizzazione di cui facevano parte i cinque fermati, che hanno portato la barca dalle coste africane fino in Italia e sarebbero stati in
contatto con altri uomini in Libia.Intercettati da un pattugliatore della Guardia di finanza e poi portati a Porto Empedocle e infine a Pozzallo, al termine delle indagini gli scafisti sono stati portati in carcere a Ragusa.
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