La Ciociara, la pellicola che nel 60' permise alla Loren di vincere l'Oscar, in una versione porno. Questa la notizia che sta scaldando gli animi sia dei cittadini della Ciociaria sia di alcuni dei personaggi politici legati a quella terra. Roberta Gemma, insomma, sarà Sophia Loren, mentre Mario Salieri sarebbe l'equivalente hard di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini. Il tema del film originario è spesso dimenticato dalla storiografia ufficiale: le marocchinate. Una parte oscurata riguardanti le fasi della liberazione durante la seconda guerra mondiale che invece, con la Ciociara, qualcuno ebbe il coraggio di rappresentare. Episodi di violenza di cui il basso Lazio venne indecentemente reso protagonista. Ispirato ad un romanzo di Moravia, La Ciociara resta una pietra miliare nella difesa della verità storica, a discapito di quanti per decenni hanno provato a sotterrare quanto compiuto dai goumier francesi inquadrati nel corpo di spedizione francese in Italia.
Il Sindaco di Esperia, allora, dichiarò esemplificativamente che 700 donne su un totale di 2.500 donne vennero coinvolte in episodi di stupro. Nel numero erano presenti anche le donne morte. La prassi, del resto, fu ripetuta nel circondario, nella valle del Liri ed in tantissimi comuni appartenenti alla zona che comunemenete viene chiamata Ciociaria. Casi di questo tipo, peraltro, continuarono a verificarsi anche nel Lazio settentrionale ed in Toscana meridionale, contemporaneamente all'avanzare delle truppe alleate.
La Ciociara ha il merito di aver smascherato questa tragica pagina della nostra storia nazionale. Il presidente dell’Associazione delle vittime delle Marocchinate, Emiliano Ciotti, ha scritto al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: "sottolineando l’impatto psicologico non indifferente che, anche solamente il sapere che esiste un film di questo genere, avrebbe sulle famiglie delle vittime di quelle violenze e chiedendo di limitare la distribuzione del film». Come riporta il Mattino, inoltre, gli ha fatto eco la senatrice Maria Spilabotte: " “La riproposizione del film in chiave porno di quei momenti terribili passati alla storia come le “marocchinate” - scrive la senatrice - è un’offesa verso il nostro territorio e verso tutte le donne. Come si fa a pensare di poter ironizzare e non aver rispetto del dolore di tutta quella gente che ha subito quegli atroci episodi o alle tante donne che sono state vittime di abusi sessuali e di stupro durante la guerra, a tutte quelle donne che ancora subiscono tale infamia, a coloro che ancora ne portano i segni, gli effetti dello stupro in periodi di guerra e non. Tutto questo avviene tra l’altro proprio a ridosso della festa della donna, bel modo di avere rispetto. Vedere la riproposizione del drammatico film “La Ciociara” in salsa porno è un’offesa troppo grande".
La serie di film ispirati ad alcuni storici capolavori italiani, però, continua. L'autore è il regista Mario Salieri, ma lo scandalo, poi, venendo fuori a poche ore dalla festa delle donna, rischia di travolgere di critiche la produzione in questione. La vicenda delle violenze sessuali operate dai marocchini presenti nelle truppe francesi, infatti, è un episodio storico che ha lasciato fortissimi strascichi in Ciociaria. Il già citato Emiliano Ciotti, intanto, ha fortemente contestato l'operazione del regista: "Si fa chiamare Maestro, lo invito a studiare la Storia. Magari anche quello che le truppe marocchine hanno combinato nella sua Napoli e nell’hinterland. Mi chiedo come si faccia a costruire qualcosa che si ritiene artistico su questo dolore e cosa dovrebbero pensare di lui i parenti delle vittime di stupri e di omicidi".
Le inchieste dell'epoca, inoltre, ci informano riguardo numeri mostruosi: i casi sarebbero stati più di tre mila.
La Ciociara, il film diretto da Vittorio De Sica e sceneggiato da Cesare Zavattini, termina con la scena in cui viene perpetrata una violenza sulle protagoniste deil film: una madre e la sua figlia adolescente. L'industria del porno, in definitiva, tocca un tema scottante: la questione è già arrivata in Parlamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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