La lettera pubblicata alcuni giorni fa su Le Monde, a cui ha aderito anche Catherine Deneuve, ha creato molto scalpore. A commentarla è ora Claudia Gerini.
Da quando è scoppiato il caso Weinstein, produttore cinematografico accusato da più parti di molestie sessuali, molti sono i personaggi noti finiti al centro delle polemiche per comportamenti più o meno ambigui nei confronti delle donne. Le accuse nei confronti di Weinstein hanno fatto così tanto rumore che da più parti sono nati movimenti per la tutela delle donne. A difesa del sesso maschile si sono schierati altrettanti personaggi noti con una lettera pubblicata alcuni giorni fa su Le Monde il cui punto centrale è la "libertà di importunare, indispensabile alla libertà sessuale". Capofila è Catherine Deneuve.
Ora a commentare i fatti interviene Claudia Gerini che, dalle pagine del Messaggero, afferma convinta. "Lo scandalo Weinstein ha avuto il merito di far scoppiare il bubbone degli abusi e dei ricatti sessuali, ma le giuste proteste femminili rischiano di trasformarsi in una caccia alle streghe che, paradossalmente, indebolisce proprio noi donne".
E poi aggiunge: "Proclamare la guerra al maschio significa considerarci incapaci di respingere un'avance sgradita. Invece, anche se la violenza va sempre condannata, abbiamo la forza di dire di no". Per poi concludere: "Noi donne siamo lusingate dalle attenzioni maschili. Se non ci fossero finirebbe il mondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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