Le forze dell'ordine hanno inferto un duro colpo al clan Casamonica: 31 arresti, con l'accusa, a vario titolo, di far parte di un'organizzazione impegnata nel traffico di droga, nell'estorsione e usura. Il blitz, scattato alle primi luce dell'alba, con circa 250 carabinieri, unità cinofile e un elicottero dell'Arma, è avvenuto fra Roma e le provincie di Reggio Calabria e Cosenza per eseguire 37 misure cautelari in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Ad alcuni soggetti viene contestato anche l'art. 416 bis, per avere costituito e preso parte all'associazione mafiosa. La roccaforte del clan era all'Appio-Tuscolano
Per gli inquirenti al vertice dell'associazione ci sarebbe Giuseppe Casamonica, da poco uscito dal carcere dopo circa 10 anni. Al momento i provvedimenti eseguiti sono 31 con altri 6 soggetti ricercati. Il clan, come ha spiegato il procuratore capo della Dda di Roma, Michele Prestipino, era un gruppo strutturato, fortemente unito per i legami di sangue tra gli affiliati e in grado di stabilire solide unioni con le famiglie più influenti della Ndrangheta calabrese, come quelle di San Luca. Con una roccaforte, a Roma, nella zona di Porta Furba, non lontano dall’inizio della via Appia Antica, e ramificazioni nelle periferie del Tuscolano, come Romanina e Tor Vergata, e poi nel litorale di Ostia. Una banda di difficile penetrazione per gli inquirenti, vista anche la lingua che utilizza, un dialetto Sinti che non molti sono in grado di interpretare.
"L’Incipit delle indagini della Dda di Roma sono iniziate nell’estate del 2015", ha sottolineato Prestipino. Prima, quindi, del funerale show di Vittorio Casamonica. "Non è stato il clamore mediatico ad aver destato l’attenzione di Procura e Arma dei carabinieri"
Le indagini che hanno portato al maxi blitz si sono avvalse anche delle testimonianze delle vittime e di due collaboratori di giustizia. A collaborare è stata, per la prima volta, l'ex compagna di un membro del clan Casamonica. "E molto importante - ha commentato il procuratore aggiunto Prestipino - rappresenta un vulnus importante sull'area di impenetrabilità" del gruppo.
Ci sono anche quattro alloggi popolari tra i beni sequestrati stamattina nel corso de blitz. Si tratta di alloggi riconducibili ad alcuni degli arrestati. Uno è a piazza Gasparri a Ostia, uno a Ciampino, uno a Pietralata e un altro sempre a Roma. Sotto sequestro anche una discoteca a Testaccio, un ristorante al Pantheon, un centro estetico sulla Casilina e una palestra a Marino.
Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, affida a Twitter il proprio commento all'operazione: "31 arresti per mafia, spaccio di droga e usura di esponenti del clan dei Casamonica (quelli chi mi avevano minacciato) con 250 Carabinieri al lavoro da stanotte: grazie la mafia mi fa schifo, vinciamo noi".
Un commento sui social anche dal sindaco di Roma, Virginia Raggi: "Bene operazione Carabinieri contro clan Casamonica. Ringrazio Comando generale Roma. Ancora una volta insieme per dire #FuorilamafiadaRoma #nonabbassiamolosguardo".
Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ha sottolineato che "gli arresti sono un duro colpo
alla criminalità organizzata del nostro territorio. Complimenti al Comando provinciale dei Carabinieri e alla direzione distrettuale antimafia della procura di Roma per il lavoro svolto contro una piaga della nostra città''.
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