Colpo di scena su Meloni, la "nuova guerra" e il Pd: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le bombe di Putin sull'Ucraina, i timori di Macron e il "suicidio del Pd" secondo Prodi

Colpo di scena su Meloni, la "nuova guerra" e il Pd: quindi, oggi...

- torna questa rubrica "Quindi, oggi..." dopo qualche giorno di viaggio di nozze. Scusate l’assenza

- sono partito per il Sudafrica a campagna elettorale in corso e ritorno a elezioni concluse. A leggere quanto scrivevano i grandi commentatori qualche settimana fa, dopo la vittoria di Meloni mi ero preparato a un ritorno choc. Mi immaginavo di vedere le hostess Ita Airways in completo nero, a Linate scritte in stile romano con la “V” al posto della “U” ed ordalie di squadracce meloniane pronte a pestare chicchessia. Insomma: se “onda nera” doveva essere, mi sarei aspettato un ritorno catastrofico. Una Piazza Venzezia 2.0. Invece colpo di scena: uno sbarca e trova tutto come prima, dimostrazione che gli intellettuali nostrani non ci avevano capito una mazza. Come sempre

- Shanti De Corte, sopravvissuta all’attentato di Bruxelles ad opera dell’Isis, era caduta in una depressione tale da sentirsi un fantasma. Ha chiesto il suicidio assistito e l’ha ottenuto. Sopravvissuta al terrorismo islamista, si è tolta la vita con l’autorizzazione dello Stato. È giusto? Io credo di no. La depressione, per quanto dura, non può essere motivo per autorizzare un suicidio. Soprattutto se diversi esperti ritengono che il tutto fosse ancora curabile. E se la Corte europea per i diritti umani ha condannato il Belgio per "mancanze nei controlli a posteriori" delle procedure di eutanasia. Con la vita non si scherza

- a proposito di suicidi, secondo Prodi sarebbe una follia cambiare il nome al Partito Democratico. In effetti la “P” di “perdente” gli dona

- Letta torna a chiedere ai non alleati, cinque stelle e Terzo Polo, con cui si sono scannati fino all’altro ieri, di fare opposizione insieme al governo Meloni. Ci sarà da ridere

- non ho ancora capito per quale motivo un politico che tenta la scalata a un partito, in questo caso De Micheli e il Pd, debba per forza spiegare le sue idee in un libro. Sarebbe meglio parlare con gli iscritti, andare sul territorio, tenere i contatti con la gente. Altrimenti poi magari vendi bene tra gli addetti ai lavori, ma i voti scarseggiano. Matteo Renzi docet

- il Pd è quel partito dei miracoli, dove - sempre De Micheli dixit - esiste la “misoginia delle donne”. Cioè signore che odiano le signore e che si accontentano di un “ruolo ancillare”. Quando si scannano così tra loro mi fanno godere. Urgono popcorn

- resta il fatto che secondo un sondaggio la più apprezzata tra gli elettori Pd sarebbe Elly Schlein, cioè una che non fa parte del Pd. Fossi nei dirigenti mi farei un paio di domande

- provate a immaginare cosa succederebbe in un partito in Parlamento se il capogruppo o un esponente di rilievo decidesse di votare contro tutto quello in cui crede il proprio movimento: gli verrebbe chiesto come minimo di farsi da parte, almeno da ruoli dirigenziali. Bene. A La Spezia accade che un prete fa aperture in tema di fine vita, aborto, diritti di genere e via dicendo, contraddicendo sostanzialmente il magistero della Chiesa (che è molto più rigida di un partito). Come può stupirvi la sua sospensione?

- se uno striscione pro-Gazprom lo avessero esposto per errore a un corteo del centrodestra, oggi avremmo ordalie di commentatori lì a strapparsi i capelli dall’orrore. Invece lo espongono alla manifestazione della Cgil, cinghia di trasmissione tra pensionati e sinistra, ed ecco che nessuno si fa sfuggire manco una bava di inchiostro. E poi vi chiedete come mai i giornali non riescono mai a capire i sentimenti degli elettori

- Il capo dei servizi per la cybersicurezza tedeschi verrà licenziato dopo che sono emersi suoi legami con la Russia. Macron ritiene i missili di Putin abbiano “cambiato la natura della guerra”.

La Nato informa che attacchi ibridi, tipo quelli di cyber che hanno colpito i treni in Germania, possono far scattare il famoso “articolo 5” dell’Alleanza. Insomma: so cavoli amari

- in Australia un tizio è stato chiuso in un sacco nero e portato all’obitorio. Peccato fosse vivo. È morto dentro quella tomba di plastica, cercando di liberarsi. Nemmeno nei peggiori incubi

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