Como, sorprende i ladri in casa: puntano pistola a testa del figlio

Non c'è solo il caso di Vaprio d'Adda. Ogni giorno la cronaca nera riporta di assalti armati alle abitazioni degli italiani. Blitz che molto spesso finiscono in violenze inaudite perché i proprietari di casa non hanno un'arma con cui difendersi. Ne sa qualcosa una famiglia di Como che, nel giro di pochi secondi, si è vista passare davanti agli occhi la propria vita. Da una tranquilla cena sono passati alla minaccia delle armi brandite da due malviventi che hanno minacciato il figlio 15enne dopo essere stati "pizzicati" a rubare.

Due gravi assalti in casa sono avvenuti nelle ultime ore a Como e in provincia di Brescia. Due episodi di violenza che riportano in prima pagina il fenomeno delle rapine in villa. A Como i banditi non hanno esitato a puntare una pistola alla tempia di un 15enne, a Orzinuovi (Brescia), sorpresi dai proprietari che rincasavano, hanno sparato colpi in aria per non farsi inseguire. Il primo episodio, come riporta La Provincia, è avvenuto in via Carloni, quando il padrone di casa, accortosi dell’intrusione, è riuscito a immobilizzare uno dei ladri anche se armato di coltello. "Ero riuscito a immobilizzare il complice, nonostante il coltellaccio che aveva in mano - ha raccontato l'uomo - ma poi, quando ho visto l’altro puntare la pistola contro il ragazzo...". A quel punto, per costringerlo a lasciarlo andare, il complice ha puntato la pistola alla testa del figlio dell’uomo. Poi i due sono fuggiti.

Nel secondo episodio di violenza, descritto dal Giornale di Brescia, una coppia di coniugi, rientrando in casa da una cena, in via Castelbarco, è stata avvisata sul cellulare dell’allarme scattato in casa.

Rientrati in pochi minuti, si sono trovata davanti i ladri con la refurtiva, che per allontanarsi nei campi hanno sparato due colpi in aria. "Il bilancio: un’abitazione svaligiata e un’auto rubata - si legge sul Giornale di Brescia - dei ladri nessuna traccia".