È stato condannato a due anni di reclusione per peculato il consigliere regionale sudtirolese che comprò un vibratore usando i fondi pubblici. A tradire Pius Leitner, uno scontrino di un sexy shop scoperto dalla Guardia di Finanza.
La vicenda risale a un esame dei rimborsi dei gruppi del consiglio provinciale di Bolzano, avvenuto nel 2014. Tra la documentazione acquisita dalle fiamme gialle, è saltato fuori uno scontrino da 64,92 euro, datato 16 maggio 2012, per l'acquisto di un vibratore e altri gadget erotici in un sexy shop di una nota catena tedesca.
Dopo i controlli sulle rendicontazioni, fu aperta un'inchiesta in merito agli acquisiti compiuti dal gruppo consigliare, di sei membri, di cui Pius Leitner era il capogruppo. Tra le varie accuse, quella che fece più scalpore fu proprio quella, a carico di Leitner, di avere comperato con fondi pubblici oggetti erotici.
All'inizio il gruppo si giustificò parlando di un regalo, poi di uno "scherzo" per il compleanno di un collega. Ma il partito smentì tutto. Al di là dello scandalo, non mancarono le polemiche tra i cittadini per l'utilizzo improprio dei fondi asseganti.
Tre anni dopo è arrivata la condanna per il consigliere regionale a due anni di reclusione per peculato.
L'esponente del partito di destra Freiheitlichen ora rischia anche la carica politica, per via della legge Severino. La sua difesa ha annunciato che farà ricorso. Assolta, invece, la compagna di partito Ulli Mair.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.