Dopo la rivolta del gruppo di migranti di Cona scattata a seguito della morte della ragazza ivoriana per una tromboembolia polmonare e per le condizioni di sovraffollamento e degrado in cui versa la struttura, sono attesi in giornata a Bologna i cento migranti dal centro nell'ex base missilistica.
Il trasferimento è stato disposto dal Viminale mentre in prefettura a Bologna si sta lavorando per lo smistamento di 150 persone tra le varie province della regione e, oltre quelli di Cona verranno smistati anche alcuni provenienti da Taranto e Trapani, già in attesa.
All'ex Cie di via Mattei, ora centro regionale di smistamento, potrebbe arrivare solo la quota di migranti destinata poi a restare nel capoluogo, anche se le operazioni sono ancora in itinere e non è escluso un eventuale passaggio formale del gruppo: tutti verranno comunque indirizzati ai centri di accoglienza straordinaria.
Il sindaco di Cona Alberto Panfilio ha commentato la vicenda all'Adnkronos: "Fare delle valutazioni oggi è prematuro. Se spostare 100 migranti è la prima di una serie di azioni per arrivare ad evitare concentrazioni e mettere a punto un piano nazionale complesso, allora bene. Spero non sia solo un palliativo, come ho già visto alla base di Bagnoli dove ne hanno spostati cento per poi tornare, nel giro di poco, a mille".
"Spero che il sacrificio di una giovane donna - dice il sindaco - possa far capire a tutti che la situazione deve essere risolta e questo lo può fare solo la politica.
Confido nelle buone pratiche del capo della polizia e spero che il nuovo ministro - conclude - si convinca che la soluzione di un problema complesso si deve affrontare con varie soluzioni, a vari livelli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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