La Procura della Repubblica di Grosseto chiede il rinvio a giudizio per Francesco Schettino. "Non può non sottolinearsi - ha detto il procuratore capo Francesco Verusio - la smisurata responsabilità di Schettino e la impressionante serie di errori commessi in tutte le fasi della vicenda, a partire dalla manovra scellerata e fino alla criminale gestione dell’emergenza, conclusasi con l’abbandono della nave e delle persone, inermi e terrorizzate a bordo".
Oltre a Schettino viene chiesto il processo, sotto vari profili di reato, per gli ufficiali in plancia Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, per il timoniere Jacob Rusli Bin, per l’hotel director Manrico Giampedroni e per il capo dell’unità di crisi di Costa Crociere Roberto Ferrarini. Schettino deve anche rispondere dei reati di abbandono di persone incapaci e mancata collaborazione con l’autorità marittima. Con lui rispondono: di naufragio colposo, Ciro Ambrosio, Jacob Rusli Bin e Silvia Coronica; di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime gli stessi Coronica, Rusli Bin, Ambrosio (tutti in plancia con lui al momento dell’urto con gli scogli del Giglio) più Giampedroni e Ferrarini; di mancata collaborazione con l’autorità marittima, Ambrosio e Ferrarini.
Costa chiede patteggiamento
La procura di Grosseto ha trasmesso al gip la richiesta di patteggiamento fatta da Costa Crociere spa per
illecito amministrativo dipendente dai reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, aggravati dalla violazione delle norme antinfortunistiche. Il patteggiamento può valere la pena di un milione di euro.
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