I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato a 2 anni e 6 mesi, più 50mila euro di multa, l'ex direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano. Il giornalista era imputato per aggiotaggio e false comunicazioni sociali nell'ambito di un'inchiesta svolta dalla procura di Milano per presunte irregolarità nella gestione finanziaria del gruppo e per false comunicazioni sociali, in particolare in merito al numero di copie "gonfiate". Nello stesso procedimento erano stati indagati l'ex presidente Benito Benedini e l'ex amministratore delegato Donatella Treu. Benedini e Treu hanno però patteggiato in udienza preliminare, insieme alla società, indagata per la legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.
L'accusa, rappresentata dal pm Gaetano Ruta, che ora presta servizio presso la procura europea antifrode, nella requisitoria dello scorso 7 aprile, aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione per Roberto Napoletano, con la concessione delle attenuanti generiche. Il pm aveva esposto la presenza "di prove dichiarative e documentali molto significative" e di un danno, non solo legati ai numeri ma soprattutto di reputazione per "il più importante giornale economico italiano". mentre la sua difesa aveva chiesto l'assoluzione con formula piena per il giornalista, che "non ha mai travalicato" la sua funzione e contro il quale non ci sono elementi "documentali o testimoniali". Roberto Napoletano, che ora dirige la Gazzetta del sud, era regolarmente presente in aula e ha atteso fino alla pronuncia della sentenza da parte dei giudici.
La camera di consiglio dei giudici non è stata particolarmente lunga per arrivare alla decisione finale di condanna a 2 anni e 6 mesi per il giornalista, che all'uscita del tribunale ha dichiarato la sua innocenza ed estraneità ai fatti. "Sono sbalordito. Sono soprattutto innocente e farò appello", ha dichiarato Roberto Napoletano al termine dell'udienza.
Il giornalista ha poi aggiunto, per supportare la sua verità: "Gli atti di questo processo dimostrano in modo inequivoco che sul piano editoriale ho ricevuto un giornale sull'orlo del baratro e ho proseguito con risultati editoriali sempre positivi, in netta controtendenza rispetto al mercato, e soprattutto conseguiti in modo lecito".
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