Condannato il patrigno che ha ucciso la figlia lanciandola nella piscina

L'uomo è stato filmato mentre lanciava più volte la bambina in piscina, sapendo che la piccola non era in grado di nuotare

Condannato il patrigno che ha ucciso la figlia lanciandola nella piscina

Cento anni di reclusione per il patrigno accusato di aver provocato la morte per annegamento della figlioletta della compagna dopo averla gettata più volte nella piscina di un albergo, nonostante fosse a conoscenza che la bimba non sapesse nuotare.

L'uomo, nell'agosto del 2015, era stato filmato dalle telecamere della struttura alberghiera - nella località di Morelia, in Messico, dove la famiglia stava trascorrendo le vacanze - mentre lasciava annegare la piccola che si dimenava nell'acqua alta.

Nei filmati si vede come l'uomo, identificato come Jose David N, non solo lanci più volte la bambina di tre anni nelle acque della piscina, ma anche come spinga più volte la testa della piccola sott'acqua, impedendole di respirare correttamente.

A nulla è valso il tentativo di

difesa dell'imputato che ha provato a suggerire che la bambina non fosse morta in acqua, ma sul bordo della piscina. I giudici, infatti, non hanno avuto dubbi sulla colpevolezza dell'uomo, dandogli il massimo della pena.

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