"Basta, mi fa schifo". La frase di Del Debbio su Draghi

Il conduttore sbotta in tv dopo aver riascoltato l'aut aut del premier su pace e condizionatori. "Era una provocazione? I banchieri a volte perdono il contatto con la realtà"

"Basta, mi fa schifo". La frase di Del Debbio su Draghi

"Preferite la pace o il condizionatore d'aria acceso?". Il singolare aut aut posto dal premier Mario Draghi in riferimento ai risvolti energetici della crisi ucraina continua a far discutere. E a infastidire. All'udire per l'ennesima volta quell'infelice uscita, ieri sera Paolo Del Debbio non ha nascosto il proprio disappunto. Nel corso del proprio programma, Dritto e Rovescio, il padrone di casa ha infatti reagito con stizza dopo aver risentito il dilemma draghiano in un servizio giornalistico nel quale, peraltro, venivano anche raccontate le difficoltà degli italiani per le bollette alle stelle.

"Lo chiedo ufficialmente alla redazione: non mi fate più vedere questa frase di Draghi sul condizionatore. È offensiva nei confronti degli italiani, non ha senso", ha affermato Del Debbio al termine del filmato che, in un frame, riproponeva proprio le divisive dichiarazioni del premier. "Non me la fate più vedere, mi fa schifo! Va bene? Quindi vi prego, evitatemela", ha ribadito il conduttore. La sfuriata a quel punto sembrava essersi esaurita, ma non è stato così.

Intervenendo nel dibattito, infatti, la giornalista Claudia Fusani ha commentato: "Era semplicemente una provocazione, quella frase. E infatti ora c'è un decreto...". Parole che non hanno affatto convinto Del Debbio, il quale anzi è tornato a bacchettare il premier con severità. "Dopo due anni di Covid e ora la guerra, le provocazioni se le tiene a casa sua i signor Draghi. San Draghi! Abbia un po' di rispetto per la popolazione. I banchieri a volte perdono il contatto con la realtà", ha esclamato il professore.

Nel servizio trasmesso poco prima, l'inviato del programma di Rete4 aveva raccontato i sacrifici di una famiglia italiana

numerosa per far fronte ai rincari sull'energia. Una situazione che era stata accostata proprio alle parole del premier. Da lì, la reazione infastidita del conduttore, arrivata a pochi giorni dal via libera alla stretta sui condizionatori prevista dal 1°maggio.

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