Arriva dalla prima corte d'assise d'appello di Roma la conferma della condanna per omicidio volontario, con l'aggravante della crudeltà, per Manuel Foffo, ritenuto responsabile dell'uccisione di Luca Varani, avvenuta il 4 marzo 2016.
Il 23enne Varani venne colpito con trenta colpi di coltello e martello durante un festino sessuale durante il quale droga e alcol erano stati consumati ampiamente. I fatti avvennero in un appartamento al Collatino, dove il ragazzo fu colpito ripetutamente da Foffo e dall'amico Marco Prato, 31enne pr di eventi gay che si suicidò poi nel carcere di Velletri prima dell'inizio del procedimento.
La procura della Repubblica ritiene che i due uomini stessero cercando una vittima, che trovarono proprio in Varani, che a differenza di altri ragazzi accettò di essere coinvolto nel festino.
Una convinzone che però non si è tramutata nel riconoscimento da parte della Corte dell'aggravante della premeditazione per il delitto.I periti nominati dal tribunale sono giunti alla conclusione che quando avvennero i fatti Foffo era "soverchiato" dalla personalità di Prato, ma non per questo incapace di intendere e volere.
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