Il consulente del Vaticano: "Nessuna diffidenza nei confronti del Gay Pride"

I cattolici non dovrebbero essere diffidenti nei confronti del "mese dell'orgoglio" Lgbt. Un'altra posizione del gesuita Martin che fa discutere

Il consulente del Vaticano: "Nessuna diffidenza nei confronti del Gay Pride"

I cattolici non dovrebbero essere diffidenti verso giugno, il periodo che la comunità Lgbt ha scelto come "mese dell'orgoglio". Parola di padre James Martin, gesuita americano, nominato consultore della Santa Sede della Segreteria per la Comunicazione.

L'uomo di Chiesa in questione non è certo nuovo a posizioni di questo tipo.

In passato Martin si era addirittura spinto a ipotizzare che alcuni santi fossero gay. In queste settimane il suo profilo Twitter appare particolarmente attivo a favore della causa Lgbt. Il post più accorato è di sicuro quello in cui si evidenzia che:"I cattolici non hanno bisogno di essere diffidenti del “mese dell’orgoglio” di giugno. È un modo di essere per le persone LGBT orgogliose poiché sono figli amati da Dio, loro hanno famiglie che li amano come loro sono, e loro hanno il diritto di essere trattati con ‘rispetto, compassione e sensibilità’ dopo anni di persecuzione".

Niente diffidenza, insomma, nei confronti dei gay pride. Martin ha scritto anche un libro in cui sostiene la necessità di un dialogo costante tra la Chiesa e la comunità Lgbt. "Un ponte da costruire" è stato prefatto dall'arcivescovo di Bologna, lo stesso monsignor Zuppi che qualche settimana fa si è recato in un centro sociale del capoluogo per presentare un altro libro, "Terra, casa e lavoro" di Papa Francesco.

Non tutti gli eventi #PrideMonth - ha sottolineato il padre gesuita in un altro tweet - saranno per tutti i gusti, ma il punto di fondo - le persone LGBT dovrebbero essere orgogliosi di quello che sono, dopo secoli di persecuzioni e violenze - è importante. Se hai amici #LGBT, di 'loro che li ami. Se non ne hai, chiediti perché no". E ancora:"Come possono unirsi i cattolici?Amando i loro fratelli LGBT, sorelle e fratelli. Ascoltando le loro lotte e sfide. Ricordando loro che sono amati figli di Dio. E celebrando la loro presenza nel nostro mondo. Sii orgoglioso di amarli! #PrideMonth #Pride2018".

Le posizioni dell'americano sono state spesso "attenzionate" dai conservatori. Il fatto che Martin sia diventato un consulente della Santa Sede in materia di comunicazione sarebbe uno dei segnali utili a evidenziare che "Il Vaticano ha sposato i valori Lgbt".

Come riportato su questo blog, peraltro, le frasi del gesuita hanno dato vita a un botta e risposta con un altro prelato, quel Thomas J.Tobin che ha invece usato il termine "diffidenza" nel senso opposto a quello di Martin. La Chiesa cattolica, per farla breve, appare divisa anche sul "mese dell'orgoglio".

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