Coop compra il latte all'estero: così pugnala i nostri allevatori

Il grande distributore sostiene la campagna in favore dei prodotti italiani in crisi. Ma va a comprare il latte all'estero

Coop compra il latte all'estero: così pugnala i nostri allevatori

Nonstante la richiesta di latte in Italia sia di molto superiore alla produzione nazionale, ci sono 32.000 i posti di lavoro persi dall’inizio della crisi. E ogni giorno chiudono 4 stalle. La risposta va cercata oltre il confine italiano: Coldiretti, infatti, denuncia l’invasione di prodotti esteri e molte stalle sono costrette a chiudere.

Di fronte a questo scenario sconfortante, è partita una gara di solidarietà in cui i campioni della tavola tricolore si sono offerti di aiutare gli allevatori del nord Italia rimasti senza clienti a cui vendere l'alimento bianco. La grande distribuzione ha annunciato una campagna per sensibilizzare i consumatori all'acquisto del prodotto nazionale. Ieri a Milano sono stati distribuiti i primi 1000 cartoni del "latte della solidarietà". Nella battaglia in difesa dell'italianità del prodotto, si sono schierati anche Coop Italia e il Ministero dell’agricoltura che hanno siglato un’intesa a sostegno del settore, in grave difficoltà dopo la fine del regime europeo delle quote. Via quindi al nuovo logo “100% italiano”.

Dietro quel logo, però, si nasconde un inghippo: l'origine del prodotto, infatti, non sempre è italiana.

Ad una rapida scansione del codice a barre, l'amara scoperta: Il latte intero Uht a marchio Coop può avere la seguente provenienza: Italia, Austria, Germania, Francia e Slovenia. Il confezionamento può avvenire in Italia o in Austria. Gli scaffali dei supermercati sono pieni di latte non italiano, anche quando viene spacciato per italiano.

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