In Italia sempre più settori si stanno fermando a causa dell’espandersi dell’epidemia di coronavirus. Vista la delicata situazione sanitaria e le norme contenute nel Dpcm per fronteggiare l’emergenza che non consentono una normale prosecuzione dei lavori, l’Ance, l'associazione dei costruttori edili, ha fatto sapere di sospendere l’attività.
"Nel rispetto delle indicazioni contenute nel Dpcm dell'11 marzo e vista l'impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori con grande senso di responsabilità ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza". È questo il messaggio lanciato dal presidente dell’Ance, Gabriele Buia, che ha sottolineato come al momento non ci siano le giuste condizioni per poter proseguire.
Buia ha sottolineato che la volontà era di proseguire ma gli ultimi eventi hanno fatto emergere che la situazione non consente di andare avanti. "Una richiesta grave e inedita per uno dei principali settori economici del Paese- ha continuato- che si è resa necessaria in questi difficili giorni, viste le difficoltà di proseguire senza esporre imprese e lavoratori a rischi non gestibili".
L'organizzazione del cantiere, infatti, spesso non consente di conciliare il lavoro con le nuove disposizioni stabilite nell'ultimo Dpcm. Tra le altre difficoltà segnalate in questi giorni da Ance in tutta Italia vi sono l’impossibilità di reperire dispositivi di protezione individuale e di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta. Inoltre si stanno registrando respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro.
Il presidente dell’Ance chiede un intervento dell’esecutivo per autorizzare la sospensione dei cantieri per evitare possibili problemi con i committenti. "Per agire in sicurezza e con la necessaria chiarezza nei rapporti con i committenti- ha dichiarato Buia- chiediamo al Governo di adottare immediatamente una serie di misure necessarie che vanno inserite nel prossimo Dpcm per consentire alle nostre imprese di sospendere i cantieri".
Del resto l’epidemia di coronavirus sta creando seri problemi all’economia italiana. Diverse le proposte messe in campo dall’Ance. Tra queste vi sono l’ampliamento dei limiti e le possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di tutto il territorio nazionale per l'anno in corso. In più si invoca la sospensione di tutti gli adempimenti e versamenti tributari, previdenziali, assistenziali e di qualsiasi altro genere in scadenza. Infine, garantire liquidità alle imprese con una moratoria effettiva e automatica di tutti i debiti e attivare immediati pagamenti per i cantieri che si fermeranno.
Alla luce di quanto dichiarato dall'associazione nazionale dei costruttori, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha chiesto a tutte le stazioni appaltanti e alla stessa Ance una ricognizione dello stato dei cantieri pubblici.
Nella giornata di domani dovrebbero essere emanate ulteriori linee guida specifiche per la sicurezza dei lavoratori. Il ministro conferma che non c'è la necessità di chiudere i cantieri e che ogni attività volta alla garanzia della sicurezza e della continuità del lavoro sarà sostenuta dal ministero.
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