Coronavirus, a Sanremo chiudono due simboli italiani: il Casinò e l'Ariston

Il Casinò e il teatro Ariston di Sanremo, due simboli italiani, hanno chiuso, stamattina, in linea con il decreto Conte per contenere il numero di contagi da coronavirus. L'appello del sindaco ai cittadini della zona rossa: "Statevene a casa"

Coronavirus, a Sanremo chiudono due simboli italiani: il Casinò e l'Ariston

A Sanremo si respira una bella giornata di sole. Le temperature non sono proprio primaverili, anche se qualche settimana fa sembrava essere scoppiata addirittura l'estate, ma l'atmosfera è ugualmente quella di una giornata di festa. Nell'aria, tuttavia, c'è qualcosa di diverso. Nella centralissima via Matteotti, ad esempio, si sente parlare quasi esclusivamente lombardo e piemontese, anche se i dehor dei bar sono semi vuoti. Turisti scappati dalla "zona rossa"? E' facile desumerlo, almeno in parte, visto l'alto numero di seconde case in città, appartenenti ad abitanti di due regioni, che fino a qualche giorno fa erano le benvenute, ma che oggi vengono viste di cattivo occhio, con tanta diffidenza. E' l'effetto coronavirus.

Lo stesso che, stamani, ha comportato la chiusura di due simboli italiani: il Casinò e il teatro Ariston di Sanremo. L'ordinanza del premier Conte, per contenere il numero di contagi e il diffondersi del virus, ha infatti previsto la chiusura dei luoghi di maggiore affluenza di gente, tra questi anche cinema, teatri e via dicendo. Fuori dalla casa da gioco c'è un coppia che si guarda attorno, in modo piuttosto disorientato. Marito e moglie lombardi, che vorrebbero fare una puntatina alle slot, ma l'ingresso è chiuso.

Stesso discorso per il portone principale del Casinò, dove non c'è nessuno all'accoglienza. Finalmente, dopo qualche attimo di titubanza, si accorgono del cartello con su scritto: "In attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, le sale da gioco sono chiuse. Ci scusiamo con la clientela per il disagio". Nei giorni scorsi aveva già chiuso il teatro dell'Opera del Casinò, dov'era in corso la rassegna de "I Martedì letterari" e dove avrebbe dovuto svolgersi il Festival della legalità. A Pian di Poma, alle porte della città, ci sono molti camper. A giudicare dalle targhe, molti provengono da Torino e Cuneo, qualcuno anche dalla "zona rossa"; ma c'è pure qualche turista francese e tedesco.

Proprio oggi il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, ha lanciato un appello: "a tutti i cittadini che dalla Lombardia o dagli altri quattordici Comuni inseriti nella zona rossa sono venuti qui in Liguria, affinché abbiano il senso civico e la responsabilità di non uscire dai propri domicili". E aggiunge: "Faccio appello a tutti i miei concittadini affinché continuino ad osservare tutte le direttive impartite e le misure comportamentali indicate.

Chiedo a tutti i gestori di pubblici esercizi un alto senso di responsabilità e di mettere in atto tutte le direttive impartite dal decreto ministeriale, senza costringere l’autorità pubblica ad intervenire in maniera drastica qualora siano rilevate delle violazioni".

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