Coronavirus, scrittore choc: "Al nord c'è il virus, impediamo l'ingresso ai leghisti"

Ottavio Cappellani all'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza: "Chiudiamo i confini. Evitiamo lo sbarco dei leghisti"

Lo scrittore Ottavio Cappellani
Lo scrittore Ottavio Cappellani

C'è anche chi fa dell'ironia in un momento di grande difficoltà per l'ondata di contagi che ha colpito il nostro Paese. L'ultimo in ordine di tempo è l'appello su Facebook dello scrittore Ottavio Cappellani che in un video postato sul proprio profilo scrive: "Al nord c’è il Coronavirus...Razza impedisca a Candiani di mettere piede in Sicilia. Basta con questo buonismo! Cazzo". Cappellani in un video di appena un minuto redarguisce le istituzioni. "Al nord c'è il Coronavirus, qui in Sicilia no. Date le preoccupanti notizie chiedo formalmente al sindaco di Catania Salvo Pogliese e al presidente della regione Sicilia Nello Musumeci di evitare lo sbarco e l’accoglienza di Candiani e leghisti vari perché portano malattie. Bisogna chiudere i porti ai leghisti perché portano malattie. Farlo entrare in territorio siciliano, dopo le notizie allarmanti che vengono dal territorio lombardo-veneto, vorrebbe dire mettere a rischio la salute dei siciliani. Chiedo all’assessore Razza di chiudere i confini a tutti gli esponenti politici del Nord Italia, ritenendolo personalmente responsabile degli eventuali casi di Coronavirus. E' un problema di salute pubblica, non devono mettere piede in Sicilia. Basta col buonismo, Candiani abita in un luogo a rischio per la salute. L'assessore Razza chiuda i confini per coloro che abitano al Nord. Non possiamo accoglierli mettendo a rischio la nostra salute". Nel suo profilo Facebook, Cappellani scrive altri post contro il senatore leghista. "Candiani non deve mettere piede in Sicilia... o Razza ne risponderà... BASTA BUONISMO! AIUTIAMO I LEGHISTI A CASA LORO!". E ancora. "Chiedo all’assessore Razza di chiudere i confini a tutti gli esponenti politici del Nord Italia, ritenendolo personalmente responsabile degli eventuali casi di Coronavirus".

In un altro post Cappellani rincara la dose. "Se ne faccia una ragione: lei e i leghisti tutti rappresentate al momento per la Sicilia un pericolo di contagio del coronavirus. È così e non c’è niente da fare. Non è colpa dei siciliani se siete promiscui, ci sputacchiate addosso, non usate il preservativo (vado per ipotesi) e il Coronavirus da Voj ha attecchito e da noi no. Ho chiesto a Musumeci, a Razza, a Pogliese di chiudere i confini con voi. Le sembrò ironico? Non lo sono Candiani (qui può notare un attisamento semiotico che travalica la satira”. Se Razza, o Musumeci, o Pogliese le daranno il diritto di sbarcare in Sicilia ebbene lei sarà molto più pericoloso e ipoteticamente infettivo di un immigrato dall’Africa", si legge in un estratto del post.

Non si è fatta attendere la replica del senatore leghista Stefano Candiani, responsabile del partito di Salvini in Sicilia, commentando l’appello su Facebook dello scrittore Ottavio Cappellani. "Sono impressionato dalla sconfinata meschinità di questo soggetto, che per fare un’ironia politica gretta e bassa usa una situazione tanto drammatica nella quale sono già morte persone e tante altre rischiano di morire.

Provo profondo disgusto per questa provocazione assurda e penso alle famiglie di chi sta vivendo il dramma del contagio, ai medici, agli operatori sanitari, ai sindaci e a tutti coloro che si stanno impegnando per impedire la diffusione del contagio", conclude.

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