Sono volate parole grosse, ieri sera, tra Vittorio Sgarbi e Fabrizio Pregliasco. Teatro del loro duro scontro il salotto televisivo di Non è l'Arena, la trasmissione condotta ogni domenica sera nella prima serata di La7 da Massimo Giletti. Il motivo? Il coronavirus e l'Avigan, il controverso farmaco che, come sperimentato in Giappone, darebbe ottimi risultati contro il Covid-19, ma che non tutta la comunità scientifica – come quella italiana – vede di buon occhio.
Il critico d'arte, in collegamento con lo studio, è tornato a scagliarsi contro virologi ed esperti: lo ha fatto cavalcando proprio il tema dell'Avigan e accusando di fatto i medici di Belpaese di averlo tenuto nascosto, e chiuso sotto chiave, per motivi non chiari. Il direttore Sanitario dell'Ircss Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano replica con evidenza scientifiche: "Lo conosciamo da tempo quel farmaco e stiamo valutando gli effetti di cui non abbiamo ancora garanzie sufficienti...".
Ma non è tutto. Già perché il sindaco di Sutri ha rincarato la dose discutendo con il proprio interlocutore: prima lo taccia di incapacità e poi se la prende con i medici i dottori in generale, sostenendo che così tante persone stanno morendo in Italia perché "nessuno le ha curate". "Non le avete curate", tuona Sgarbi. È qui che, il ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, non ci sta e sbotta: "Stanno morendo delle persone e ne moriranno ancora proprio per le sue stupidissime considerazioni. Lei è incredibile, non devono farla parlare. Perché lei è un irresponsabile…".
La tensione raggiunge l'apice e allora il conduttore Massimo Giletti interviene chiedendo ai suoi ospiti di abbassare i toni. Infine, dopo il botta-e-riposta e i toni più che accessi, c'è spazio per un passo indietro e per le scuse di Sgarbi, che chiede appunto scusa a Pregliasco.
L'appuntamento di ieri sera di Non è l'Arena ha dedicato un ampio spazio all'Avigan, il farmaco giapponese che darebbe ottimi risultati contro il coronavirus: il format di La7 ha mandato in onda la testimonianza dal Giappone di un farmacista italiano che decanta gli effetti benefici della medicina e si interroga sui motivi per i quali ci sia tutto questo atteggiamento "ostile" nei confronti dello stesso da parte della comunità scientifica
italiana, che considera infatti l'Avigan poco affidabile in quanto non è stata ancora effettuata una sperimentazione a lungo termine e perché capace di avere alcuni effetti solo nella fase iniziale dell'infezione da coronavirus.
Whoever thinks that life under quarantine in Italy is boring, should just turn on the Italian TV during prime time pic.twitter.com/LCdZ6Akq1R
— Evgeny Morozov (@evgenymorozov) March 22, 2020
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