In Toscana l'ambulatorio del Coronavirus. L'ira dei residenti: "Non qui..."

Questa mattina l'ambulatorio dedicato alle persone arrivate dalla Cina è stato inaugurato fra le polemiche dei residenti, che si domandano la ragione per cui la struttura non sia stata allestita in un edificio isolato. L'assessore Saccardi: “Non verranno frotte di persone, e l'ingresso è riservato. Quarantena è interpretazione fantasiosa. Solo volontaria”

In Toscana l'ambulatorio del Coronavirus. L'ira dei residenti: "Non qui..."

Ancora tensioni in Toscana per l'emergenza Coronavirus. Dopo la notizia dei quasi 2.500 cittadini cinesi pronti a rientrare dopo il Capodanno in patria, si è scatenato l'allarme, ed il timore di molti è che si rischino dei contagi se il problema non sarà affrontato con le dovute misure di precauzione e prevenzione. La Regione Toscana ha provveduto ad allestire un ambulatorio dedicato proprio alle persone che stanno tornando dalla Cina e che sospettano di aver contratto il morbo. Nella struttura sarà infatti possibile effettuare il tampone faringeo che in pochi giorni permetterà di individuare i pazienti infetti e bisognosi di cure.

Nell'annunciare l'apertura dell'ambulatorio, sito in località Osmannoro a Sesto Fiorentino (Firenze), il governatore Enrico Rossi ha dichiarato, come riportato da “La Nazione”:“Al momento non c'è nessun allarme, nessun caso di nuovo Coronavirus tra persone di ritorno dalla Cina. Quindi, certo, dobbiamo alzare il livello di attenzione e di prevenzione, ma prima di tutto combattere la paura, l'ignoranza, il pregiudizio, i fenomeni di razzismo. Qui da noi allo stato attuale il vero problema è la normale influenza, non il Coronavirus”.

Questa mattina l'ambulatorio “Lilla”, sito in via Lucchese 84/C, è stato inaugurato non senza qualche polemica. Molti cittadini hanno infatti protestato, esprimendo dei dubbi sulla sua ubicazione. La struttura che dovrà occuparsi di ricevere pazienti potenzialmente infetti dal Covid-19 si trova infatti all'interno di un complesso abitato anche da altre persone. Ciò ha inevitabilmente scatenato il panico e la rabbia dei residenti, che si domandano per quale ragione non sia stato invece scelto un edificio isolato.

Presente al momento dell'apertura dell'ambulatorio, l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ha cercato di dare una risposta ai dubbi dei cittadini. “Questo ambulatorio è un'opportunità in più sul fronte della prevenzione. In collaborazione con il consolato cinese abbiamo pensato a un luogo separato per chi, di rientro dalla Cina, abbia dubbi sulla propria salute. Questo per evitare che si possano presentare situazioni di promiscuità nei pronto soccorso, nelle sale di attesa dei medici di medicina generale, negli ambulatori. E comunque non ci sarà la folla, non verranno frotte di persone. Chi verrà dovrà prima telefonare al Cup, un numero dedicato, e prenotare la visita”, ha dichiarato, come riportato da “La Nazione”, aggiungendo anche che la struttura avrà un ingresso riservato. Quanto alle persone di ritorno dalla Cina, la Saccardi ha commentato: “2.500 è la previsione che ci ha comunicato il console cinese. Di questi, un migliaio almeno sono già sotto controllo da parte dell'autorità sanitaria nelle loro abitazioni. Infatti sono circa 400 i bambini rientrati dalla Cina che, a seguito della circolare del Ministero, sono stati invitati a restare a casa da scuola. Se ai bambini aggiungiamo i genitori, sono 1.200 le persone in isolamento domiciliare che vengono controllate quotidianamente. Peraltro, può darsi che queste persone non arrivino neppure, perché i voli sono bloccati”.

Poi la risposta al virologo Roberto Burioni, che nei giorni scorsi si è espresso sulla “situazione Toscana”, affermando che la quarantena è“l'unica arma di difesa che abbiamo per proteggerci dalla diffusione del Coronavirus”. “La quarantena è un'interpretazione fantasiosa. Le persone arrivano in Toscana dopo essere passate da altre parti, non vengono paracadutate qui. Se deve essere presa una misura come quella che consiglia lui, sarà il Ministero a deciderlo. Noi ci atteniamo alle linee dettate dal Ministero. La circolare del Ministero consiglia la quarantena volontaria, ha dichiarato l'assessore.

All'inaugurazione dell'ambulatorio anche il coordinatore unità sanitaria di crisi aziendale della Asl Toscana Centro Federico Gelli ed il responsabile della prevenzione Renzo Berti.

“Parliamo di una patologia che per essere diffusa prevede un contatto stretto, ravvicinato e prolungato. Qui potremo visitare una ventina di persone al giorno, ma ci aspettiamo numeri inferiori”, ha precisato Berti.

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