Bossetti non si ricordava nulla di quel 26 dicembre 2010. Non si ricordava cosa avesse fatto. Non si ricordva dove fosse stato. Però, guarda caso, si ricordava che il telefono gli si fosse scaricato. È proprio questo dettaglio - secondo la Corte d'assise d'appello - a incastrare definitivamente il 47enne.
I giudici hanno dato particolarente importanza a questo ricordo preciso nel momento in cui hanno confermato l'ergastolo. "Non solo il telefono era spento, proprio nell’orario in cui Yara è sparita, ma l’imputato si ricordava perfettamente il particolare relativo a quel pomeriggio".
Come riporta il Corriere, per la Corte "tale circostanza è estremamente significativa in quanto l'imputato aveva sempre detto agli inquirenti e alla moglie di non ricordare cosa avesse fatto quel pomeriggio".
In un'intercettazione del 4 dicembre 2014,
emerge anche l'incredulità della moglie di Bossetti riguardo alla sua versione. "Io sono sicuro che il telefono era scarico". E lei: "Come puoi ricordarti che il telefono era spento e non ti ricordi dov'eri?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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