"Così all'estero trattiamo i black bloc"

A casa nostra restano liberi e ci prendono pure in giro. Negli altri paesi finiscono in cella senza tanti complimenti

"Così all'estero trattiamo i black bloc"

A casa nostra restano liberi e ci prendono pure in giro. Negli altri paesi finiscono in cella senza tanti complimenti. Le devastazioni dei black bloc di Milano continuano a far discutere. E mentre nel nostro Paese si continua discutere e ad avere scarsa prevenzione per quanto riguarda i gesti violenti dei black bloc, dai sindacati di polizia di Inghilterra, Stati Uniti, Canada, Francia, Olanda e Albania arriva una considerazione abbastanza forte: "Una manifestazione violenta come quella di Milano? Da noi non sarebbe stata possibile, certe cose non passano, non possono passare". Infatti ad esempio negli Stati Uniti scatta subito l'arresto per chi è armato: "Se i manifestanti sono armati non è protesta, ma si tratta di sommossa".

Pugno duro anche in Francia: "La polizia deve mantenere l'ordine pubblico e gli interventi dipendono da che tipo di manifestazione si sta volgendo. Ma sicuramente se chi protesta usa la violenza, la polizia ha il compito di intervenire. Ferire un agente è un reato e si procede all'arresto diretto", afferma a il Tempo Gerard Greneron, segretario generale del Cesp (Consiglio Europeo dei sindacati di polizia. In Olanda invece, fanno sapere i sindacati di polizia "se si usa la violenza interveniamo immediatamente".

Ancora più duro il trattamento in Albania: "Reagiamo con la stessa forza utilizzata da chi attacca", affermano alcuni agenti. Infine in Canada invece chi aggerdisce un poliziotto "va direttamente in cella". In Italia in vece si resta a guardare...

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