Licenziato dalla compagnia per cui lavora, fa causa, ritenendo ingiusto l'essere stato lasciato a casa. La storia non avrebbe molto di interessante, non fosse che al centro della vicenda si trova Francesco Schettino, ex comandante della Costa Concordia, l'uomo al timone della nave da crociera la notte dell'urto contro gli scogli dell'Isola del Giglio.
Sembrerebbe una brutta battuta, non fosse che non c'è nulla d'inventato. Schettino, lasciato a casa dalla Costa Crociere, ha qualcosa da obiettare. Ritiene di essersi comportato in modo corretto - scrive l'edizione genovese della Repubblica -. Per questo motivo ha impugnato il provvedimento davanti al giudice del lavoro. A sentire l'ex comandante manca una giusta causa per il licenziamento. E allora ecco la richiesta: reintegro e stipendi arretrati.
Gli uffici genovesi della Costa - sempre secondo l'articolo della Repubblica - sottolineano che la società "ha concluso il procedimento disciplinare iniziato nei confronti di Schettino". Dal canto suo il legale del comandante non aggiunge dettagli a una conferma: il provvedimento è stato impugnato.
Nel disastro del Giglio morirono 32 persone.
Ma Schettino non si è mai dichiarato colpevole, ripetendo a più riprese di avere fatto il possibile per evitare una tragedia peggiore. E alla vicenda manca ancora una conclusione definitiva, dal punto di vista legale. Ma tra i motivi del suo licenziamento ci sarebbero anche le manovre compiute la notte del naufragio della Concordia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.