Il 2021 è iniziato da pochi giorni e già gli italiani cercano di capire come sarà il nuovo anno, e soprattutto da quando si potrà tornare a una vita quasi normale. Molti credono che il 2021 sarà anche l’anno per ripartire, anche grazie al fatto che il vaccino sembra ormai sempre più vicino, ritardi e disorganizzazione permettendo. Del resto, ripartenza è anche la parola usata dal Capo dello stato durante il suo discorso di fine anno all’Italia. Intanto si può dire che un inizio di cambiamento lo si vedrà già da giovedì 7 gennaio, data in cui riapriranno le scuole. Giorno in cui potremo dire addio anche al colore rosso che ha colorato tutta la penisola in gran parte delle festività.
Si ritornerà alle regioni di diversa tinta, con riaperture connesse alla zona di colore in cui ci si troverà. Le regioni in giallo potranno vedere riaprire bar e ristoranti e vi sarà anche la possibilità di qualche spostamento, senza l’obbligo dell’autocertificazione. Il ritorno allo sci è previsto dal 18 gennaio, come contenuto nell’ultima ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto speranza. Se tutto andrà bene, potranno poi riaprire anche palestre, piscine, teatri, cinema e musei. Con l’arrivo del vaccino, della primavera e dell’estate la situazione dovrebbe andare migliorando e potremmo anche ritornare a viaggiare, sempre però indossando la mascherina. Il suo addio non è previsto prima della fine dell’estate. Ecco cosa ci potremmo aspettare dal 2021.
Riapertura delle scuole al 50%
Il governo è certo che le scuole riapriranno il 7 gennaio, anche se in modo parziale. Gli alunni di qualsiasi ordine e grado torneranno in classe, più o meno. Già, perché inizialmente il 50% degli studenti seguirà le lezioni da casa, mentre l’altro 50% lo farà in presenza. La percentuale di alunni in classe dovrebbe poi aumentare gradatamente, arrivando magari già a fine gennaio al 75%, come richiesto da alcune Regioni. E c'è già chi - come il sindacato Snals - chiede che la riapertura slitti al 18 gennaio.
Spostamenti tra regioni gialle
Con la Befana diremo addio sia alle festività natalizie che all’Italia tutta vestita di rosso. Torneranno infatti le regioni in diverse fasce di colore, gialle arancioni o rosse. Coloro che risiedono in una regione di colore giallo potranno spostarsi in un’altra dello stesso colore e andare anche al ristorante a pranzo, senza aver bisogno di avere con sé l’autocertificazione. Basterà solo indossare la mascherina, mantenere il distanziamento e rispettare il coprifuoco che va dalle 22 alle 5.
Dal 18 gennaio riparte lo sci
In teoria gli impianti di risalita dovrebbero riaprire il prossimo 18 gennaio, come contenuto nell’ultima ordinanza firmata ieri dal ministro Speranza. Logico però avere qualche dubbio e iniziare a sorridere solo quando si avranno gli sci ai piedi. Le aperture degli impianti sciistici saranno possibili solo nelle regioni in zona gialla, cercando però di evitare assembramenti, durante le file e sulle cabinovie, magari portando la capienza al 50%.
Dal 31 gennaio riapertura palestre e piscine
Possibile che dal 31 gennaio possano riaprire anche le piscine e le palestre, magari solo ai corsi individuali. Questa la richiesta dei gestori che sembra trovare riscontro anche in una parte del governo. Le associazioni di categoria starebbero infatti pensando a nuove misure da adottare per rendere possibile una riapertura, appoggiata anche dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che le presenterà al Comitato tecnico scientifico. Tra le ipotesi quella di contingentare gli ingressi, di impedire l’accesso agli spogliatoi, o ancora di poter frequentare solo corsi individuali. Nelle piscine ogni corsia potrebbe venire utilizzata da una sola persona.
Inizio primavera: riapertura di cinema, teatri e musei
Con l’arrivo della primavera potremmo assistere anche alla riapertura di cinema, teatri e musei. Per questi ultimi la riapertura sarebbe più semplice. Mentre per cinema e musei il discorso sarebbe più complicato. Ma il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, sembra voler arrivare a una soluzione anche per loro. Come lo scorso giugno si potrebbe pensare a distanziamento tra gli spettatori e a una capienza delle sale dimezzata. Per tenere sotto controllo le file alle biglietterie la soluzione perfetta sarebbe quella della prenotazione obbligatoria.
Fine primavera: ritorno a viaggiare con patentino
Alla fine della primavera vi potrebbe essere anche un ritorno ai viaggi. Questo potrebbe però essere assoggettato al un patentino vaccinale o a un passaporto sanitario, da dover esibire per salire a bordo di treni o aerei, o anche per varcare i confini nazionali. Coloro che si saranno vaccinati potranno dimostrarlo attraverso il documento, che consentirebbe loro di poter viaggiare senza impedimenti.
Inizio estate con ritorno dello sport ma senza spogliatoi
Con l’arrivo dell’estate potrebbero tornare anche le partite di calcio, pallavolo o pallacanestro. E qualsiasi altro sport da contatto. Probabilmente però spogliatoi e docce non saranno accessibili, come già avvenuto lo scorso giugno.
Fine estate: addio alla mascherina, forse
Con la fine della stagione estiva potremo forse dire addio all’uso obbligatorio della mascherina e al distanziamento sociale. Questo dipenderà però da come sarà andata la campagna vaccinale. Il microbiologo Andrea Crisanti, come riportato da Il Messaggero, ha infatti tenuto a precisare che “non sappiamo se questi vaccini proteggano dall’infezione, proteggono sicuramente dalla malattia. Quindi almeno fino al 10 settembre non credo che una persona vaccinata debba smettere di portare la mascherina o osservare determinate misure di distanziamento e di protezione”.
Da settembre tutti in classe
Con il prossimo settembre tutti gli studenti potranno forse fare ritorno sui banchi di scuola.
E dimenticare le lezioni tramite la web-cam. Anche questo traguardo dipenderà da come andranno i mesi precedenti, ma la speranza c’è.Inizio autunno, ancora lontana la riapertura delle discoteche
Le discoteche saranno probabilmente le ultime a poter riaprire. Ancora è impensabile poter definire una data precisa.
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