In evidenza

Crepet sbaglia, la cultura non fa l'uomo più buono

La sua idea è quella: nelle famiglie in cui si ascolta Mozart crescono figli modello. E in quelle in cui si ascoltano, che ne so, i Led Zeppelin, o i Black Sabbath, o Ozzy Osbourne, crescono potenziali assassini

Crepet sbaglia, la cultura non fa l'uomo più buono
00:00 00:00

Ieri, quando abbiamo scoperto che il Corriere della sera intervistava uno psichiatra di fama indiscussa, Paolo Crepet, sulla tragedia di Mezzolombardo, dove un diciannovenne ha ucciso il padre a coltellate, ci siamo precipitati a leggere l'articolo. Il titolo, in verità, era infelice: «I genitori che ascoltano Mozart non finiranno mai ammazzati. Abbiamo fallito». Ma l'intervista era peggio. Crepet spiegava anche il perché; anche se non c'era niente da spiegare. La sua idea è quella: nelle famiglie in cui si ascolta Mozart crescono figli modello. E in quelle in cui si ascoltano, che ne so, i Led Zeppelin, o i Black Sabbath, o Ozzy Osbourne, crescono potenziali assassini. Sinceramente non lo sappiamo. Mio padre ascoltava persino i Guns N' Roses e noi da ragazzi non siamo mai andati in giro con una pistola. I nostri vicini, invece, mettevano sempre Bach a palla. Un figlio è morto di overdose e la figlia batteva sulla Saronnese.

Comunque. Anche rileggendola non sapremmo dire se l'intervista di Paolo Crepet trasudasse più razzismo morale o retorica classista.

Ma poi, sinceramente, tra tutti i compositori, proprio Wolfgang Amadeus Mozart, che ha musicato il libretto più misogino e sessista della storia della musica? E perché non Beethoven? Ah già. Chi ascolta «Ludovico Van» insegna Kubrick rischia di diventare un drugo di Arancia meccanica, uno stupratore assassino con i serpenti nei cassetti in cameretta. E non citiamo Wagner. Se lo ascolti rischi, a scelta, di volere invadere la Polonia o comandare un assalto di cavalleria dal cielo contro un villaggio vietnamita. E non ricorderemo qui che tutti i gerarchi nazisti erano finissimi lettori e adoravano la musica classica. Anche quel tale che progettò le camere a gas. Può succedere.

No, Crepet! (che non è un imperativo). Chi studia di più, legge di più, e ascolta persino i maestri della musica, non è più buono. Forse più colto, ma non più buono.

La storia della civiltà a partire dai dittatori e i leader terroristi, tutti bibliofili e intellettuali: Hitler, Stalin, Mussolini, Mao, Pol Pot, Abimael Guzmán... insegna il contrario.

E poi, scusa. Perché «Abbiamo fallito?». Tu, forse. Io ascoltavo i Duran Duran e i miei figli sono splendidi ventenni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica