Crollo ponte Morandi, ora la Liguria è spaccata in due

Il viadotto Polcevera, crollato a Genova per un tratto di circa 150 metri, è il ponte più importante dell'autostrada A10. Mentre si contano morti e feriti, si pensa anche alla viabilità: traffico paralizzato

Crollo ponte Morandi, ora la Liguria è spaccata in due

Mentre i Vigili del Fuoco sono impegnati nelle operazioni di soccorso dopo il crollo del ponte Morandi, si riflette sul problema della viabilità. Un problema molto sentito a Genova, dove il problema del traffico è quotidiano e dove le persone si spostano prevalentemente con la A10, la cosiddetta "Autostrada dei Fiori" che collega Genova a Ventimiglia. In questo momento la Liguria, dal punto di vista autostradale, è spaccata in due e lo sarà per chissà quanto tempo, con tutti i disagi che ne deriveranno.

Genova è bloccata e non potrebbe essere altrimenti. Dopo che un tratto del ponte Morandi è collassato provocando un numero ancora indefinito di morti e feriti, il capoluogo ligure si rassegna ancora di più all'isolamento. Genova è una città difficile, con un traffico perennemente congestionato e le case ammassate tra e sotto l'arteria autostradale. La A10, come detto, collega Genova al ponente ligure. Già prima della tragedia i disagi erano pressoché quotidiani, visto che per lunghi tratti l'autostrada è a sole due corsie. Il tratto peggiore è quello che attraversa il ponente della città, dove macchine e tir corrono vicino e sopra le teste di migliaia di residenti.

Ora, chi vuole andare da una parte all'altra di Genova, in entrambe le direzioni, può passare solo sull'Aurelia, a cui aggiungere la "strada a mare" Guido Roossa che affianca la strada statale tra i quartieri di Cornigliano e Sampierdarena. Già pochi minuti dopo la tragedia, il traffico era paralizzato. Lo sarà ancora a lungo. Anche la circolazione ferroviaria è stata sospesa, per poi essere riaperta anche se con vistosi rallentamenti.

A questo punto, in attesa di conoscere il definitivo bilancio delle vittime, la speranza dei genovesi e non solo è di risolvere una volta per tutte il problema della viabilità. Dando uno sbocco in più al traffico e realizzando nuove infrastrutture possibilmente solide. E lontane dalle case. Perché certe tragedie possano non accadere più.

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