Crotone, fermato come scafista. Ora si scopre che è di Al Nusra

Il terrorista era entrato nel territorio nazionale a seguito dello sbarco di migranti avvenuti sulle coste del Crotonese in data 14 settembre 2014

Crotone, fermato come scafista. Ora si scopre che è di Al Nusra

A seguito di indagini in materia di terrorismo internazionale coordinate dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e dal procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, e dal sostituto procuratore Paolo Petrolo, i finanzieri del comando provinciale di Catanzaro hanno sottoposto a fermo un soggetto siriano, indagato per associazione con finalità di terrorismo internazionale, in precedenza detenuto presso il carcere di Rossano (Cosenza) per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. "Il terrorista, appartenente al fronte Jabhat al Nusra (il ramo di al Qaeda attivo in Siria e Libano), era entrato nel territorio nazionale a seguito dello sbarco di migranti avvenuti sulle coste del Crotonese in data 14 settembre 2014", spiega un comunicato della Guardia di finanza.

Le indagini avevano consentito di individuarlo quale responsabile nell'organizzazione e successiva conduzione dell'imbarcazione. I successivi accertamenti hanno fatto emergere a carico dell'indagato una serie di elementi tali da indurre l'autorità giudiziaria crotonese a stralciare la sua posizione ed interessare la locale direzione distrettuale antimafia (Dda), competente per i reati in materia di associazioni con finalità di terrorismo. Le indagini, affidate alla nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, si sono incentrate principalmente sulla 'digital forensics': c'è stata l'acquisizione del contenuto di un notebook, di diversi dispositivi mobili e di varie sim telefoniche, quindi l'analisi dell'enorme mole di files (oltre un milione). L'analisi è stata condotta, grazie all'utilizzo di sofisticate apparecchiature, dai militari del nucleo di polizia tributaria addetti alla "digital forensics" e del gruppo investigativo criminalità organizzata (Gico) della guardia di finanza.

L'arresto del siriano Abo Robeih Tarif, 23 anni, "è la prova oggettiva dell'interesse del terrorismo sulla tratta degli immigrati. Non bisogna certo generalizzare e criminalizzare, ma deve fare scattare l'attenzione", ha detto il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, illustrando i risultato del fermo di polizia giudiziaria nei confronti del cittadino siriano accusato di essere lo scafista dello sbarco di migranti avvenuto il 14 settembre 2014 ed a cui ora è contestato anche il reato di terrorismo internazionale.

L'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha, infatti, permesso di accertare che l'uomo appartiene al fronte "Jabhat Al Nusra", ramo di Alqaeda attivo in Siria e Libano, ma giunto in Italia, nella zona di Crotone, attraverso un peschereccio che lui stesso avrebbe acquistato per compiere la traversata con 75 migranti. "Siamo davanti ad un elemento di novità - ha spiegato Gratteri - perché quello che doveva essere uno scafista, in realtà faceva proselitismo".

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