Dagli scorci ai tramonti quest'anno si indossa il relax con vista mare

Il beachwear di Roy Roger's, i nuovi dandy di Lardini, le righe e i disegni optical di Altea: l'eleganza maschile è da cartolina

«Un'estate al mare, voglia di remare, fare il bagno al largo, per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni» cantava Giuni Russo in un tormentone del 1982 scritto da Battiato. E la voglia di mare, di spiagge e di spensieratezza torna forte insieme alle immagini di Capri e Ischia, Forte dei Marmi e Lido di Camaiore, Riccione e Milano Marittima, Lipari, Salina, Panarea… istantanee di un'estate italiana dipinta sulle cartoline un po' sbiadite della nostra anima che s'imprimono come tracce di un sogno sui pezzi più interessanti della moda maschile dedicata alla bella stagione 2016 in mostra a Pitti Uomo. «Ho scelto nuove grafiche di panorami marini con suggestivi tramonti e stampe all-over di gozzi colorati capaci di raccontare un Mediterraneo spensierato» rivela Alessandro Enriquez autore della collezione 10X10 Anitaliantheory che esplorando il fascino del bel Paese da Nord a Sud, propone stampe ispirate alle cialde dei gelati, che diventano motivi all-over su popeline e gabardine, righe, rigoni come quelli degli ombrelloni e delle tipiche sdraio d'epoca per creare grafismi speciali nei classici colori «marina», bianco/blu e bianco/rosso. Insomma sul litorale della nuova eleganza maschile arriva un dandy che predilige stampe di gusto vintage e tocchi speciali di colori e sartorialità tutta nostrana.

Il beachwear di Roy Roger's, per esempio, è fatto di stampe digitali di foto d'autore a tema viaggio riprodotte a vivo su tutta la superficie del costume. Ogni scatto ricorda una località nota ai surfisti. Insomma lo spirito della nuova moda è lieve, un po' nostalgico, lontano dalla cupezza della realtà. E aleggia in tutti i pezzi del guardaroba maschile, a partire dai capospalla. Gabriele Pasini, designer dell'omonimo brand della scuderia Lardini, dipinge un'estate in libertà e lavora sulla nuova estetica dandy. «Ho rivisitato il mio iconico abito tre pezzi con fantasie che richiamano la sartoria anni Sessanta: l'occhio di pernice, il principe di Galles, i gessati e i quadri realizzati in tessuti bouclé» dice lo stilista parlando anche di una riga over orizzontale reinterpretata anche nella maglieria, nelle camicie e negli accessori oltre che di una collezione beachwear in fantasie pois e maxi righe, da indossare la sera in spiaggia con morbidi cardigan sciallati a punto jacquard e una scarpa in denim invecchiato blu e bianco. Insomma da qualunque prospettiva lo si guardi, l'uomo della prossima estate è fantastico e fantasioso in parti uguali: le più belle giacche di Altea, per esempio, sono movimentate da righe, disegni optical e geometrici in bianco tagliato da navy e carta da zucchero mentre le T-shirt hanno disegni bandana.

Movimentato anche l'universo della camiceria che si dibatte fra varie fonti d'ispirazione: Tintoria Mattei tratteggia un viaggio tra fantasie di ispirazione etnica - vecchi teli acquistati in un mercatino dell'Africa centrale - per ottenere macro stampe laserate su denim leggeri mentre Webb&Scott punta su un motivo floreale blu denim di gusto hawaiano per confezionare una camicia slim con collo francese e stecche estraibili in mussolina di cotone arricchita da tessuto a contrasto nel listino e nei sottopolsi. Ancora una volta il blu con tutte le sue gamme la fanno da padrone. Ma nelle nuove categorie del desiderio s'insinua il celeste in tante gradazioni. «Un colore che rilassa e si pone perfettamente in linea con i desideri di rilassatezza dell'uomo contemporaneo» spiega Giampiero Colombo, designer architetto autore della collezione Tardia parlando anche del ritorno del bianco.

«Lo preferisco in un jeans, in un bermuda, in una candida camicia di lino, in un accessorio e accostato in una maglia a righe portata con una giacca blu, insomma un po' alla maniera di Picasso» aggiunge spiegando come nel viaggio fra riviere, spiagge, acque azzurre, l'indice dello stile può puntare verso la Costa Azzurra senza clamore: si tratta pur sempre di Mediterraneo, un mare che ci tormenta ma che è il nostro mare, la nostra cultura.

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