Il primogenito del rocker Vasco Rossi è coinvolto in un processo che lo vede imputato per lesioni gravi e omissioni di soccorso stradale per un incidente avvenuto nel 2016 nel quartiere Balduina di Roma. Davide Rossi, trentenne all'epoca dei fatti, viaggiava in auto con una ragazza e con un amico, che ha dichiarato di essere stato lui alla guida del mezzo coinvolto nel sinistro stradale.
Ora, l'attore si trova a difendersi da un'accusa grave e questa mattina davanti al giudice monocratico di Roma ha fornito la sua versione dei fatti, riportata dal Corriere della Sera. "Ci siamo fermati, siamo scesi dalla macchina e abbiamo chiesto alle ragazze nell'altra auto se fosse tutto a posto e loro ci hanno risposto di sì", ha detto Davide Rossi, che ha successivamente fornito la sua versione dei fatti immediatamente successivi all'impatto con l'altra vettura."Ho detto al mio amico di fare la costatazione amichevole e me ne sono andato con la ragazza perché era molto scossa dall’incidente, sapendo che stavano facendo il cid ero tranquillo", ha dichiarato il giovane Rossi, che ha poi voluto fare una precisazione per smentire alcune voci sul suo conto che sono circolate nei giorni immediatamente successivi all'incidente. "Non navigo nell’oro e non ho un lavoro stabile i giornali hanno scritto cose allucinanti su di me ma mi prendo pregi e difetti di essere figlio di Vasco", ha detto Davide Rossi davanti al giudice, respingendo tutte le accuse di essere un figlio di papà e viziato.
Insieme a Davide Rossi è stato sentito anche S.S., l'amico che era con lui in auto e che sarebbe stato alla guida del mezzo nonostante la sua patente fosse scaduta da circa 4 mesi. "L’ho scoperto dopo", ha dichiarato davanti al giudice. L'amico dell'attore secondo i giudici si sarebbe assunto la responsabilità del sinistro per togliere dai guai Davide Rossi ed evitare il clamore mediatico. Per questo motivo S.S. deve difendersi dall'accusa di favoreggiamento. Tuttavia, l'avvocato del giovane è sicuro che in sede processuale i giudici potranno chiarire ogni dubbio. perché, secondo lui, "la vicenda è nata da un fraintendimento dovuto alla concitazione di quei momenti".
L'incidente avvenne la sera del 16 settembre 2016 a causa di uno stop superato, senza l'adeguato controllo e senza garantire la precedenza ai veicoli che sopraggiungevano, a velocità sostenuta oltre i limiti consentiti. L'impatto con la vettura guidata dalle ragazze a bordo della Panda è fortissimo.
La ragazza alla guida ha subito un trauma al collo con prognosi superiore a 40 giorni mentre l'amica che sedeva al suo fianco ha subito la frattura delle costole. Pare che Davide Rossi non si sia fermato a prestare soccorso e che non abbia chiamato il 118, allontanandosi di fretta con l'amica a bordo della sua auto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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