Velocità sostenuta e limiti non rispettati, poi una precedenza obbligatoria mancata. Infine l'impatto. È successo il 16 settembre 2016, a Roma, nella zona della Balduina. E a provocare l'incidente è Davide Rossi, primo figlio di Vasco Rossi, oggi accusato di essersi allontanato senza prestare assistenza alle due vittime coinvolte, due ventenni a bordo di una Panda.
La procura di Roma, infatti, lo ha citato in giudizio per omissione di soccorso e il procedimento, in cui si ipotizza anche il reato di lesioni personali stradali gravi, è stato fissato per il prossimo 15 gennaio, davanti al giudice monocratico della Capitale.
Lo scontro violento avrebbe provocato alle due giovani vittime un trauma al collo, guaribile per i medici in oltre 40 giorni, e la frattura di una costola. Entrambe, al momento dell'incidente, avrebbero avuto bisogno di soccorsi ma, da quanto emerso, Rossi se ne sarebbe andato senza nemmeno chiamare il 118.
Insieme al figlio della celebre rockstar di Zocca, al processo, deciso dal Pubblico ministero Santina Lionetti, dovrà comparire anche Simone Spadano, amico del 31enne, che si trovava in macchina con lui al momento dell'incidente.
Secondo gli inquirenti, Spadano avrebbe dichiarato il falso tentando di difendere Rossi, assumendosi la responsabilità dell'accaduto, nonostante quella notte non fosse al volante dell'Audi dell'amico. Spadano dovrà difendersi dal reato di favoreggiamento.
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