Denise, la madre della bimba che diceva di essere lei: “Non è vero, ecco le carte"

L'appello della madre a Piera Maggio: "Mi dispiace, lei non si rende conto di quello che ha fatto, si è comportata malissimo. Ma è mia figlia, ho tutti i documenti e ho acconsentito al prelievo del DNA"

Denise, la madre della bimba che diceva di essere lei: “Non è vero, ecco le carte"

"Mi dispiace, lei non si rende conto di quello che ha fatto, si è comportata malissimo. Ma è mia figlia, ho tutti i documenti e ho acconsentito al prelievo del DNA. Non vedo l'ora che si sappia la verità e che finisca tutto questo". A parlare è la madre della bambina che a Tito, in provincia di Potenza, il 12 agosto aveva scritto a Piera Maggio: "Mamma sono Denise". Un giallo alimentato da una certa somiglianza tra la piccola e i tratti somatici della ragazzina che aveva inviato il messaggio alla mamma di Denise, oltre a una corrispondenza tra il cognome del padre naturale della piccola e un cognome che era tra le carte dell'inchiesta quando la Procura batteva la strada del rapimento in un campo rom, prima di concentrarsi sui parenti. Strada, anche questa, che non ha portato a nulla. “Sono rimasta anche io impressionata da quanto è accaduto – continua la madre della ragazzina – da quello che mi ha raccontato mia figlia è andata su Facebook con il cellulare e sostiene che non aveva pensato che fosse una cosa grave, voleva fare uno scherzo”, ha affermato la donna a Fanpage. Ora la bimba, nel racconto della madre, esce poco di casa perché la prendono in giro e soffre molto per questa situazione. Intanto si attendono i risultati del DNA prelevato questa mattina dai Carabinieri; alla donna preme chiarire che quanto è successo è stato solo un terribile equivoco provocato dal gesto avventato della ragazzina, come aveva già riferito nei giorni scorsi al Quotidiano della Basilicata.


“Mia figlia non ha cicatrici come Denise, ma ora vi faccio vedere i documenti: passaporto, atto di nascita e un certificato serbo che mi permette di viaggiare con la bambina, che non è stata riconosciuta dal padre”. Ci sono, in realtà, altri elementi discordanti: la ragazza, nonostante sembri più grande della sua età, ha 11 anni, mentre Denise ne avrebbe 15. "Ho avuto paura delle conseguenze di questo gesto: io non ho un lavoro stabile, non ho mai avuto problemi - spiega la donna a Fanpage - con la legge, mi piace avere una vita tranquilla e senza problemi, anche mangiando pane e cipolla. Io non ho paura che lei sia Denise, infatti non ho nemmeno l'avvocato.

Ho firmato anch'io per il DNA perché solo quello mi può difendere, non c'è niente di meglio per dimostrare che è mia figlia – continua la donna – Ho anche tutte le foto dalla nascita e le ho mostrate alle autorità competenti”.

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