Un altro esame del dna per far luce sui misteri di Denise Pipitone

La giovane scambiata nei giorni scorsi per Denise Pipitone si è sottoposta all'esame del Dna predisposto dalla Procura di Marsala: in arrivo una piccola certezza

Un altro esame del dna per far luce sui misteri di Denise Pipitone

Denisa è Denise Pipitone? La giovane di origine rumena che vive in Calabria da quando era piccola si è sottoposta, come promesso, all’esame del Dna su mandato della Procura di Marsala. Sebbene la ventenne abbia smentito più volte di essere la bimba scomparsa a Mazara del Vallo il 1 settembre 2004, come riporta Il Messaggero, è evidente che la procura voglia battere tutte le strade, tanto più per via della pista rom da sempre ventilata in questo complesso caso.

Tutto è partito da un video girato, nei mesi successivi alla scomparsa, dalla guardia giurata Felice Grieco a Milano: lì si vede una bambina, che secondo gli esperti è molto somigliante a Denise e si esprime con gli stessi tratti soprasegmentali dell’enclave linguistico-dialettale di Mazara, ma quella piccola non è mai stata ritrovata dagli inquirenti.

Nelle settimane scorse, le comunità rom italiane si sono espresse affermando che la donna che si vede con la bambina nel video non è di etnia rom, per l’assenza di tratti culturali tipici come abiti e grandi orecchini pendenti. Tuttavia ciò che è stato trovato nel passato e ciò che è emerso nel presente lasciano presagire che non solo Denise Pipitone sia viva, ma che il suo rapimento sia avvenuto attraverso differenti passaggi di mano.

Ne è convinta ad esempio l’ex pm del caso, Maria Angioni, e sembrano abbracciare questa pista le informazioni rese a suo tempo da Battista Della Chiave, al tempo anziano operaio sordomuto di Mazara oggi scomparso, che ha sempre detto di aver visto Denise ma la sua gestualità era stata in precedenza malcompresa.

Della Chiave ha parlato di aver visto Denise nel magazzino in cui lavorava e che la bambina è stata portata via su una motocicletta lungo un cavalcavia, e poi su una barca a vela fino a un faro. La descrizione è perfettamente corrispondente a un percorso fattibile a Mazara, dove c’è un porto con un faro e da lì partono barche e navi più grandi, sulle quali Denise potrebbe essere stata imbarcata dopo essere stata portata lì su una barca a remi, nascosta sotto una coperta. Ma naturalmente queste sono solo teorie.

Il fatto certo è che a breve sarà disponibile il Dna di Denisa, che potrà quindi smentire scientificamente di essere Denise Pipitone.

La stessa giovane, residente a Cosenza e che era stata segnalata da più persone durante un soggiorno nella vicina Scalea, si è messa a disposizione della procura per sostenere questo esame e dare una certezza a mamma Piera Maggio. Lo aveva affermato lei stessa in un collegamento con Barbara D'Urso nei giorni scorsi. Denisa, che ha 20 anni, proprio quanti ne avrebbe Denise, presenta dei tratti facciali simili a quelli della bimba scomparsa.

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