Detenuto malato di Aids ferisce agente e gli sputa sangue infetto

Paura nel carcere di Teramo. Detenuto seriopositivo cerca il suicidio poi aggredisce due agenti: rischio di contagio

Detenuto malato di Aids ferisce agente e gli sputa sangue infetto

Paura nel carcere di Teramo. Un agente di polizia penitenziaria, infatti, ora vive nel limbo di chi non sa se è stato contagiato da Hiv. Mentre svolgeva il suo lavoro nel penitenziario cittadino, un detenuto malato di Aids gli ha sputato sangue infetto addosso e lo ha ferito con un vetro.

Ecco cosa è successo. Domenica scorsa nella casa circondariale di Castrogno, un detenuto psichiatrico appena arrivato al carcere dall'Abruzzo, ha tentato di suicidarsi tagliandosi le vene con un pezzo di vetro trovato in cella. Quando due poliziotti sono entrati per fermarlo e salvargli la vita, lui li ha aggrediti violentemente. L'ispettore si è beccato un pugno in pieno volto, mentre l'altro agente è stato ferito con il vetro sporco di sangue dal detenuto, che nel frattempo sputava e perdeva sangue. Il rischio, dunque, è che la ferita inferta al poliziotto possa averlo contagiato con Hiv.

Al momento si attendono i risultati dei test. L'ispetto, che ha rimediato "solo" un pugno, ha già saputo il risultato (negativo) delle analisi. Ma per il collega c'è ancora da attendere esami più approfonditi.

Questa è una conseguenza dell'aver disposto la detenzione di soggetti con disturbi mentali insieme agli altri - dice al

Messaggero il vice segretario Uilpa Polizia Penitenziaria Abruzzo, Mauro Nardella - A tutto ciò si unisce il sovraffollamento delle carceri abruzzesi e la riduzione negli organici di polizia penitenziaria".

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